Regia di Alex Proyas vedi scheda film
E' un film di fantasia, non di fantascienza. La scienza non entra in merito nemmeno di striscio in questa pellicola. Per chi fosse avvezzo a letture spericolate, non può sfuggire il riferimento a Codice Genesi e non parlo del film ma del libro di Michael Drosnin. I numeri, l'escatologia si intrecciano in un ordito che solo menti illuminate (o fortunate) o addirittura grandi calcolatori possono districare, svelando infine la possibilità di prevedere il futuro. E' qui che entra in gioco la componente fantasiosa ed è nel medesimo punto che si perde lo spettatore smaliziato e restano in sala i ragazzini ed i buoni d'animo. Non esiste modo di prevedere il futuro, non c'è una sola ragione per ammettere una simile ipotesi ed oggi la scienza lo ribadisce con estrema forza anche a chi ne mastica poco. Tempo fa un simile film poteva forse attecchire, oggi intenerisce ed irrita per la franchezza con cui prende per il deretano lo spettatore. Se poi il protagonista ha il volto inamidato di Nicholas Cage, la presa per i fondelli assume connotati indisponenti. E' un filmetto per ragazzini, dunque, un viaggio nella fantasia più banale e inflazionata, supportato da scadenti effetti speciali e una trama che sprizza banalità da ogni poro. Nei giorni in cui il neutrino sembra (e sottolineo sembra) aver superato la velocità della luce, qualche mente impressionabile potrebbe persino abboccare a simili tentazioni mentali; i più sbadiglieranno a parecchi minuti dalla fine.
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