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Segnali dal futuro

Regia di Alex Proyas vedi scheda film

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La recensione su Segnali dal futuro

di supadany
8 stelle

Casualità o determinazione?

E’ la domanda che si pone il personaggio di Cage, durante una lezione, sulla genesi del pianeta terra.

Domanda che si ripete durante il film nella testa dello spettatore, o almeno nella mia (ci si chiede dove si andrà a parare).

Il film non parte bene, i primi trenta minuti non offrono quasi nulla e poi il percorso, tra disastri annunciati dai numeri che si avverano (almeno qualche scena spettacolare sveglia dal torpore generalizzato) e delle presenza paranormali che sembrano perseguitare il figlio, pare per lo più casuale e si fa fatica a non perdere le speranze.

Rimane sempre un intrigo di sottofondo che trova il suo espletamento in una parte finale (ed in parte anche in quella centrale) che mi ha soddisfatto e che ritengo, se non notevole, almeno coraggiosa considerando che siamo di fronte ad un blockbuster ed un finale catastrofico in senso compiuto non è certo la cosa che ci si aspetterebbe (ed infatti anche il box office americano ha risposto sotto le attese).

Alcune scene in questo frangente sono affascinanti (il cielo rosso fuoco, anche un certo sentimentalismo con una famiglia che si ritrova, la distruzione, l’allontanamento salvifico del figlio dal protagonista), se non fosse per la musica che accompagna l’ultimo tragitto in macchina del protagonista che mi pare tutto fuorché attinente alla situazione (e francamente taglia un po’ le gambe alla visione apocalittica).

Un film a corrente alternata, con evidenti buchi di sceneggiatura (alcune situazioni sono alquanto forzate) che riesce però a chiudersi in maniera avvincente dopo che, ad un certo punto, era difficile da immaginare.

Determinato.

 

Alex Proyas

Parte lento, sbanda paurosamente lungo il tragitto, ma tira fuori un finale che mi ha convinto in pieno.

Nicolas Cage

Nella prima parte abbondante, funziona in maniera involontaria dato che si trova sballottato come qualunque spettatore.

Nella seconda ci piazza qualche espressione stucchevole, ma in fondo fa il suo.

Certo è ora di tagliarsi i capelli ... 

Rose Byrne

Come co-protagonista non convince per niente, direi anonima.

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