Regia di Roger Corman vedi scheda film
Il miglior film di Corman. Talmente attuale che il personaggio di William Shatner (bravissimo) mi ricorda qualcuno molto chiacchierato di questi tempi. Ma non faccio nomi...
Film e sceneggiatura perfettamente costruiti dal punto di vista psicologico. Il difetto è che il film sembra girato di fretta e con uno stile un po' sciatto. Si nota che il budget non era proprio alto. Il merito principale del film è farci capire quanto fossero considerati normali certi comportamenti, per chi nasce e vive in un determinato ambiente. Per loro è naturale opporsi all'integrazione razziale. Anche un personaggio positivo, come la moglie del giornalista malmenato, è contraria all'integrazione, semplicemente perché è giusto così.
Titolo italiano che dimostra quanto i distributori italiani dell'epoca fossero "brava gente". Il film uscì un anno o due dopo l'assassinio di Kennedy, ma Dallas, né tantomeno quell'assassinio, c'entrano qualcosa. Il film è ambientato a Caxton, una piccola città che nella realtà non esiste, di un imprecisato stato del sud degli Stati Uniti. Nel film ogni tanto si fa il nome dell città vicina più grossa, Farragut, che nella realtà è una città del Tennessee.
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