Regia di Roger Corman vedi scheda film
La maggioranza è silenziosa finchè non arriva un venditore un imbonitore a risvegliarne i sentimenti più bestiali. Il populismo è sempre la miccia che accende la pancia della gente che fa da amplificatore alle convinzioni latenti della folla. Il populista grazie alla sua arte retorica riesce a costruire il complotto politico-sociale che vuole l'integrazione, negli Stati Uniti di solito organizzato da Comunisti e Ebrei, che legiferano contro la volontà della maggioranza. Quando questa diventa folla esplode l'odio e la violenza e l'integrazione razziale viene tragicamente rifiutata fino al punto di violare la legge. Il rapporto tra la folla e il suo agitatore si ribalta, quest'ultimo crede di dominarla in realtà ne è dominato. Il populista deve assecondare il suo popolo, ne deve cavalcare fino alle tragiche conseguenze le pulsioni e gli istinti profondi finchè non verrà smascherato il suo gioco. Un film pratico e teorico, riflessione sul populismo come fenomeno estremo e incontrollabile che non può che portare ad una violenza incontrollata.
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