Regia di Roger Corman vedi scheda film
Un Corman che scava nel profondo della coscienza americana, siamo ad un anno prima del caso Kennedy, ma il tratto è giusto e preveggente, anche se il titolo italiano non c'entra assolutamente niente. Un'indagine che oggi come oggi sarebbe bene vedere in prima serata e non a Fuori Orario alle 3 della mattina, e meno male che ancora c'è Ghezzi!!Le caratteristiche della storia, sono facili, ma raggiungono benissimo lo scopo prefisso, attraverso una rappresentazione efficace e dovuta moltissimo all scavo psicologico dell'Intruder, strumento, perfetto per operare una cosa di questo genere. Oggi in Italia c'è uno spreco di questo tipo di soggetti e quindi vedere un film come questo resta un passo importante che ci spinge verso una riflessione non ovvia, come d'altra parte Corman risolve con al sua solita asciuttezza e preveggenza, attraverso un cinema indipendente e non da Sundace, ma veramente tale. Ottima sceneggiatura che sa trarre benissimo dal suo libro gli aspetti cinematografici efficaci e giusti. La storia è ricca di angoli importanti che spiegano un fenomeno di questo tipo, anche se alcune parte la regia, tende a limare troppo certi personaggi, come quello della figlia del giornalista. Corman ebbe molti problemi sia in fase di realizzazione che di distribuzione avendo un completo boicottaggio distributivo.
Una storia che ci pota nei meandri di una politica pericolosa
Ottima regia asciutta e che ci porta dritti al risultato efficace
Ottima interpretazione con tutte le gradazioni del fanatismo
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