L'agitatore razzista Adam Cramer giunge a Dallas per impedire l'attuazione di una legge che garantisce una maggiore integrazione nelle scuole. In poco tempo scatena un conflitto generale di cui perde il controllo...
Note
Un Corman duro e puro, ambientato a Dallas e girato l'anno precedente dell'assassinio di Kennedy.
Semplicemente perfetto, non una sbavatura, un'incongruenza, una narrazione incisiva, efficace, sobria, lineare. Personaggi ben definiti, credibili. Uno splendido affresco della vita di una cittadina di provncia texana ai primi anni '60, quando il razzismo era consuetudine e l'integrazione una profanazione
Un ottimo film, che mostra con forza come alla base del razzismo vi siano paure, ignoranza, frustrazioni e, soprattutto, costrizione delle coscienze. Notevole il lavoro sui personaggi, regia solida e ritmo sostenuto. Sicuramente da vedere.
La maggioranza è silenziosa finchè non arriva un venditore un imbonitore a risvegliarne i sentimenti più bestiali. Il populismo è sempre la miccia che accende la pancia della gente che fa da amplificatore alle convinzioni latenti della folla. Il populista grazie alla sua arte retorica riesce a costruire il complotto politico-sociale che vuole l'integrazione, negli Stati Uniti di solito… leggi tutto
un quadro a sfondo razzista dell'epoca ma che purtroppo i semi si vedono e si sentono sparsi anche nell'attuale modo di vivere. Cmq il film e' girato ovviamente in buon stile e ben recitato.voto.7. leggi tutto
Agitatore razzista aizza i bianchi di un paesino del sud (Dallas c'entra il giusto) contro l'ammissione di studenti neri nella scuola locale. Ne seguono disordini e la situazione sfugge di mano all'apprendista stregone. Corman gira un insolito film politico, praticamente fatto di soli zoom, panoramiche e montaggio, visto che non è dato vedere un carrello o un dolly e i movimenti di macchina… leggi tutto
Il miglior film di Corman. Talmente attuale che il personaggio di William Shatner (bravissimo) mi ricorda qualcuno molto chiacchierato di questi tempi. Ma non faccio nomi...
Film e sceneggiatura perfettamente costruiti dal punto di vista psicologico. Il difetto è che il film sembra girato di fretta e con uno stile un po' sciatto. Si nota che il budget non era proprio alto. Il merito…
Eroi dall'anima sporca, criminali dal cuore tenero, perdenti nati, pessimi soggetti e tutti coloro che si distinguono dall'eroe classico, puro, virtuoso e pieno di qualità.
Una pellicola partita male, in sordina, che ha trovato non poche difficoltà ad essere realizzata, per le atmosfere di minaccia e dissenso che hanno subito gli addetti ai lavori e lo stesso regista Roger Corman. Una pellicola che ha fatto giustamente discutere, riflettere, entusiasmare, con il passare degli anni, per le tematiche in essa trattate. Il suo protagonista, il bieco e giovane…
Agitatore razzista aizza i bianchi di un paesino del sud (Dallas c'entra il giusto) contro l'ammissione di studenti neri nella scuola locale. Ne seguono disordini e la situazione sfugge di mano all'apprendista stregone. Corman gira un insolito film politico, praticamente fatto di soli zoom, panoramiche e montaggio, visto che non è dato vedere un carrello o un dolly e i movimenti di macchina…
E' un buon dramma sul problema del razzismo nel sud degli Stati Uniti, condotto da Corman senza retorica e senza fastidiosi didascalismi (il che è una lode). Il regista della cripte e dei castelli misteriosi, infatti, non si preoccupa di dimostrare o di inculcare alcunché, ma si limita a lasciar parlare i fatti e i personaggi. Il protagonista è decisamente antipatico, perché completamente…
La maggioranza è silenziosa finchè non arriva un venditore un imbonitore a risvegliarne i sentimenti più bestiali. Il populismo è sempre la miccia che accende la pancia della gente che fa da amplificatore alle convinzioni latenti della folla. Il populista grazie alla sua arte retorica riesce a costruire il complotto politico-sociale che vuole l'integrazione, negli Stati Uniti di solito…
Un Corman che scava nel profondo della coscienza americana, siamo ad un anno prima del caso Kennedy, ma il tratto è giusto e preveggente, anche se il titolo italiano non c'entra assolutamente niente. Un'indagine che oggi come oggi sarebbe bene vedere in prima serata e non a Fuori Orario alle 3 della mattina, e meno male che ancora c'è Ghezzi!!Le caratteristiche…
un quadro a sfondo razzista dell'epoca ma che purtroppo i semi si vedono e si sentono sparsi anche nell'attuale modo di vivere. Cmq il film e' girato ovviamente in buon stile e ben recitato.voto.7.
"The Intruder" ("L'odio esplode a Dallas") diretto nel 1963 da Roger Corman,devo dire che è un gioiellino. La storia si svolge a Dallas dove arriva Adam Cramer, che si presenta come assistente sociale,anche se in verità è un agitatore razziale molto carismatico e manipolatore, che vuol diventare un grande uomo. La scuola della città per la legge della…
“Shame” e “The intruder” sono i titoli alternativi di questa pellicola che, nella sua terra di origine, voleva produrre l’effetto acuto e imbarazzante di un pungiglione che infilza le coscienze laddove fa più male. È spudorato il modo in cui Rodger Corman mette il dito nella piaga dell’odio razziale, spostando, una volta tanto, l’attenzione dall’effetto secondario, ossia la…
Bellissimo. L'unico film apertamente politico di Corman ha la consistenza e la solidità del miglior cinema di genere. Senza punti deboli, il meccanismo narrativo è un gioiellino. La sceneggiatura è complessa e la regia riesce a valorizzarne ogni sfaccettatura e a dare spessore ad ogni personaggio. Non c'è alcuna contrapposizione manichea tra bianchi e neri, buoni e cattivi, progressisti e…
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Commenti (2) vedi tutti
Semplicemente perfetto, non una sbavatura, un'incongruenza, una narrazione incisiva, efficace, sobria, lineare. Personaggi ben definiti, credibili. Uno splendido affresco della vita di una cittadina di provncia texana ai primi anni '60, quando il razzismo era consuetudine e l'integrazione una profanazione
commento di MaciknightUn ottimo film, che mostra con forza come alla base del razzismo vi siano paure, ignoranza, frustrazioni e, soprattutto, costrizione delle coscienze. Notevole il lavoro sui personaggi, regia solida e ritmo sostenuto. Sicuramente da vedere.
commento di kirkdetective