Regia di Malcolm D. Lee vedi scheda film
In film come questo diretto dal cuginetto di Spike Lee(chissà quante volte glielo avranno detto,poveraccio) il fattore di maggiore interesse sono i numeri musicali.E qui ci sono ,buffi quando i due protagonisti devono scrollarsi un po'di ruggine di dosso,decisamente sempre più piacevoli mano mano che la loro ritrovata intesa sul palco migliora fino ad arrivare all'apoteosi finale all'Apollo in cui il Real Deal si riunisce per l'ultima volta,due sul palco a cantare e suonare uno dentro una bara a forma di pianoforte.C'è anche una parte iniziale di sfenata comicità(la presentazione delle rispettive vite di ognuno lontano dai fasti della celebrità,Il convivere con gli acciacchi tipici della looo età non più verdissima, le conquiste occasionali in albergo,una notte d'amore di Bernie Mac con una debordante Vanessa Del Rio,il viaggio con tutti i suoi problemi).Nella seconda parte ci si diverte sopattutto con i numeri musicali perchè il film perde di consistenza lasciando troppo spazio ai soliti sentimenti sparati ad alzo zero.C'è una figlia che ritrova il padre,un padre che ritrova una vita.Dell'apoteosi finale all'Apollo abbiamo già parlato.Il meglio del film sta nei titoli di coda.L'improvvisa morte di Bernie Mac e di Isaac Hayes(che qui è in lussuosa apparizione) a un giorno di distanza nell'estate del 2008 appena finito di girare questo film ammanta tutta l'operazione di un drappo funereo difficile da dimenticare.Ed è un peccato dover ricordare questo film soprattutto per i due eventi luttuosi e per l'affettuoso omaggio regalato a Bernie Mac con immagini di repertorio e il dietro le quinte di questo film.
non eccezionale ma adeguata
ottimo performer
lui le assi del plcoscenico le ha calcate per tutta la sua vita
ottima
non male
irritante
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