Regia di McG vedi scheda film
A morte Skynet!
Rinnegato da Cameron e bistrattato da critica e pubblico "Salvation", episodio spurio e slegato anche temporalmente dal canavaccio originale , è un curioso caso di lavoro riuscito, anche se affidato su commissione al regista McG all'epoca ( e tutt'ora ) sconosciuto.
Anno 2018. Il famigerato giorno del giudizio è avvenuto. John Connor ( C.Bale) è il capo della resistenza, in continua guerra contro l'intelligenza artificiale Skynet. L'incontro con Kyle Reese, padre dello stesso John ( il compianto Anton Yelchin) e Marcus Wright ( Sam Worthington), personaggio ambiguo e misterioso, cambierà il destino della guerra.
Uomini contro macchine, Skynet contro John Connor, soprattutto cuore contro metallo. La sceneggiatura a quattro mani del duo Brancato/Ferris, già autrice dello script di " Macchine ribelli", terzo capitolo terzo della saga, osa il colpaccio: sganciarsi dal continuum temporale della trilogia e ricominciare da capo. Il paradosso temporale che si genera è assurdo? Pazienza, assisteremo a cose peggiori nel futuro di Terminator.
Il vero protagonista non è né un umano né un terminator, ma un ibrido , un miscuglio di lamiera e carne, che scaraventa il cuore ( letteralmente) al di là dell'ostacolo, come bandolo per sbrogliare la matassa e colorare un mondo ed una messa in scena trtra e spenta, che vira su schermo in un algido grigioblu. L'interpretazione dolente di Bale ( servito magnificamente dalla voce straordinaria di Riccardo Rossi, uno dei più grandi doppiatori di sempre) tiene su il film, il John Connor di gran lunga più convincente , ma anche l'australiano Worthington non se la cava male. Location selvaggia e spettrale del Nuovo Messico , che il regista sfrutta bene specie nei campi lunghi.
Charles Gibson ( due volte premio Oscar) agli effetti speciali fa bene il suo sporco lavoro , il montaggio è esplosivo e determinante, lo scontro finale con il Terminator è in perfetto stile saga. All'uscita nei cinema ricordo che non convinse neanche me , rivisto oggi invece il film ha tutto ciò che serve: azione, sentimento , rimto ed un paio di colpi di scena interessanti.
Nessun paragone proponibile con il binomio firmato Cameron ovvio, ma "Terminator Salvation" oltre ad essere un bello spettacolo per gli occhi, un pizzico di poesia ce l'ha.
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