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Il grande Gabbo

Regia di James Cruze vedi scheda film

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La recensione su Il grande Gabbo

di mmciak
6 stelle

"The Great Gabbo-Il Grande Gabbo"
diretto nel 1929 da James Cruze,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta che Gabbo,è un ventriloquo che,
insieme al suo pupazzo Otto,lavora nel vaudeville.

Lui è un egoista,egocentrico e pieno di sé,
e tratta male la sua assistente,la giovane Mary
che lo sopporta per le sue manie e fissazioni.

Una sera però,durante il numero,fa cadere il vassoio in scena,
e questo incidente provoca le ire di Gabbo che,
in camerino,sgrida la ragazza e la mortifica,
costringendola a lasciare il lavoro.

Dopo due Anni,Gabbo è diventato "Il Grande Gabbo"
e ha fatto fortuna a Broodway,e si trova a lavorare in una rivista,
e in un ristorante ritrova Mary che è insieme al suo
nuovo partner,Frank.

Gabbo dato che si trova a lavorare nella stesso spettacolo
spera che Mary tornerà a lavorare per lui,anche per la
contentezza di Otto,e un giorno,in un caffè,
Mary e Gabbo si parlano attraverso Otto.

Il ventriloquo da lì si rende conto di amare la ragazza.

Però Mary gli nasconde un segreto,che dopo detto,
lo sconvolgerà.

Il Film prodotto fu prodotto da James Cruze per
la sua casa di produzione,la James Cruze Productions,
distribuito dalla Sono Art-World Wide Pictures,
ed il soggetto è tratto da "The Rival Dummy" di Ben Hecht,
che era tra più noti sceneggiatori di Hollywood di allora,
e dove in cabina affidano la regia a James Cruze,
che aveva sperimentato vari generi e stavolta
si trovava a dirigere una pellicola del primo
sonoro americano,dove narra la storia di un
ventriloquo,che ha un brutto carattere e parla
al pupazzo come una persona vera,ed è interpretato
dall'Attore-Regista Erich von Stroheim,che da una
interpretazione memorabile perché all'inizio
comincia che è un arrogante,pieno di sé e superstizioso,
e non gli va bene niente di Mary,poi cambia verso di lei quando
la rincontra e diventa gentile ripetendo le parole
che gli aveva detto prima di averla cacciata.

Lui ha due anime contrapposte la sua arrogante,
e l'altra che gli è la incarna il pupazzo Otto,
e il regista si incentra su loro e Mary che
per una caduta di un vassoio in scena
viene cacciata e gli dice:
"Quello che uno semina....raccoglie!",
e lui se lo ricorderà dopo.

Bisogna dire che Mary è una ragazza dolce
che all'inizio si capisce che lo sopporta
da due anni e accudisce lui e Otto,
ma poi gli farà illudere di tornare
ma sarà il suo partner a digli di dire
una cosa che gli tiene nascosto,
interpretata dalla splendida bionda
e brava Betty Compson,all'epoca moglie
del regista che interpretò dopo
"Il signore e la signora Smith"
di Alfred Hitchcock,al fianco di Carole Lombard
nel 1941.

All'epoca poco dopo l'avvento del sonoro
si tendeva a musicarli i Film,ed era
una rivoluzione per allora,e infatti
qui si miscela la Commedia,il drammatico
e appunto il Musical e devo dire che la
parte della rivista io l'ho trovata troppo
lunga,ma capisco anche le esigenze
di allora,però così si va a perdere
l'interesse,e solo al gran finale
per il gesto clamoroso di un
Gabbo sconvolto si ravviva.

Nel Cast diretto bene figurano anche:

Donald Douglas-Marjorie Kane-Marbeth Wright-
John F. Hamilton-Helen Kane e Harry Ross.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida Fotografia in bianco
e nero di Ira H. Morgan,i belli effetti speciali
di Barney Wolff,le scenografie di Robert E. Lee
e i costumi di André-ani,che ci regalano
una buona messa in scena.

In conclusione un Film medio,
ma comunque affascinante per il personaggio
di Gabbo che tratta Otto come una persona
vera e che poi sarebbe la sua coscienza
che parla,e ci porta dentro una situazione
che lo porterà nel suo vortice della confusione,
fino a un finale per nulla consolatorio,
un pezzo antico di Cinema da riscoprire
che solo Enrico Ghezzi poteva tirarlo
fuori.

Il mio voto: 6,5.

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