Regia di Georges Méliès vedi scheda film
Un divertente corto illusionista, magnificato da un'ironia di fondo pari solo al talento del regista.
Un uomo si dilunga in una sequenza illusionista, staccandosi la testa che poi ricompare. Dopo averla appoggiata ad un tavolo, stacca di nuovo quella riapparsa per due volte, moltiplicando così le teste che vivono di vita propria. Conclude suonando uno strumento musicale, sfruttando un occasionale coro (ovviamente silente, trattandosi di muto) a dir poco fantastico ed esilarante. Che però parrebbe essere stonato, vista la successiva reazione del divertito (e divertente) regista.
Il solito minuto di durata, durante il quale uno spericolato (e scatenato) Méliès si ingegna nel mettere in scena una serie di trucchi piuttosto esaltanti per l'epoca. La macchina è ovviamente fissa, permettendo così al regista -utilizzando un mascherino, assieme all'arresto della ripresa- di realizzare un cortometraggio incantevole.
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