Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
Il film di Costa-Gavras sembra una traduzione in chiave fiction del molto più interessante Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta. La vicenda umana del protagonista è narrata con buon senso del racconto, ma la trafila di disgrazie che colpiscono il povero Elias è tale da guadagnarsi i galloni del clichè più spinto. Scamarcio fa il minimo sindacale ripetendo instancabilmente "Grazie!" e il finale chapliniano - dopo i molti richiami felliniani - è quanto meno fuori posto.
Dopo una lunghissima traversata a bordo di una di quelle famigerate carrette del mare, Elias (scamarcio) raggiunge a nuoto le coste greche. Entrato furtivamente in un esclusivo club vacanziero, conosce un mago che gli dice di andarlo a trovare a Parigi. Prima di raggiungere la capitale francese, Elias attraversa anche l'Italia, ha molte sventure ma si imbatte anche in qualche anima pia, trova dei lavoretti e ha sempre la polizia alle calcagna.
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