La recensione su Venerdì 13

di supadany

4 stelle

VOTO : 5,5.

Più che brutto lo definirei insipido, che comunque non è proprio un complimento.

Per quanto riguarda la storia, beh la conosciamo tutti, in quanto non si discosta di molto da tanti altri prodotti del genere (che poi non mancano affatto) e non ha certo quel taglio scorbutico che, per fare un esempio, è riuscito a dare Rob Zombie al suo reboot di “Halloween”.

Così il film parte abbastanza forte, tanto che dopo quindici minuti pensavo fosse un corto, ma poi si appiattisce e ripercorre il solito percorso, scandito da morti violente (ma anche qui la fantasia è troppo spesso un optional, per quanto qualche scena non è proprio malissimo e da un filo di soddisfazione) e da una certa stupidità di fondo delle azioni dei protagonisti (ma questo lo si può anche passare), per cui tutti finiscono ammazzati.

La cosa peggiore sono però gli interpreti che, a parte il simpatico e fuori di testa Aaron Yoo, sono tutti volti iper patinati e senza un futuro cinematografico, scelti per personaggi quasi sempre antipatici (per giunta un paio sono tra i più odiosi che mi ricordi) per cui viene quasi automatico di fare il tifo per Jason, in modo tale che li faccia fuori tutti il prima possibile.

Infine il finale è decisamente classico per il genere, ma non troppo efficace, un po’ perché ce lo si aspetta (scontato, ma quasi obbligatorio), un po’ perché non è confezionato a dovere per colpa di una certa approssimazione.

Insomma un film un po’ deludente che manca di originalità, per il resto, nella sua ovvietà, non è proprio orribile, anche se ci voleva davvero poco per tirare fuori qualcosa di migliore.

Su Marcus Nispel

VOTO : 5,5.
Regia troppo ordinaria, senza veri guizzi da segnalare.
Poi è anche abbastanza ordinato (o accademico, che suona peggio), ma così è un pò poco per portare a casa la pagnotta.