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Ex

Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film

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La recensione su Ex

di FilmTv Rivista
6 stelle

A due con bacio. E vissero tutti felici e contenti. Non per raccontarvi il finale di Ex, perché questo è solo l’inizio. Incipit col botto, lucine colorate e luna piena, sotto la quale è difficile non vederli cadere in amore tutti. Vent’anni (e molti baci) dopo, è ancora una classe quella raccontata da Fausto Brizzi, reduce dall’ultimo Biglietto d’Oro strappato come sceneggiatore per Natale in crociera. Una classe variamente ripartita per età, educazione e sesso. Classe di cafoni e benpensanti, preti e puttane, magistrati e bucanieri. Classe di Ex, come vuole il titolo, alle prese con il dopo, con ciò che le commedie sentimentali lasciano sui titoli di coda nel fuori campo. Sergio si è stancato di Michela e prole. Luca è ai ferri corti con Loredana, Lorenzo si è fatto prete per dimenticare Elisa. Rinuncia agli episodi il regista di Notte prima degli esami, preferendo una struttura a incastro, dove tutti - prima o poi - finiscono con l’avere un ruolo l’uno nella vita dell’altro. Script gradevole, regia invisibile, un successo annunciato, praticamente scritto. Lo sanno bene gli attori, famosi anche quelli dei ruoli piccoli. Gli sceneggiatori Brizzi, Martani e Bruno sanno invece bene che dopo la pioggia viene sempre il sereno. Per garantirsi risate e lacrime rincorrono i nostri interpreti più buffi e malinconici, ma non è tutto oro quello che luccica. Claudio Bisio, Silvio Orlando e Flavio Insinna mettono a segno i goal della partita, brillanti e lunari maschere generosamente italiane dentro un incrocio di storielle prevedibili. Convincono meno i “divorzi” di Vincenzo Salemme, Cristiana Capotondi e Fabio De Luigi. Ma il pubblico, si sa, è vasto, e gli spettatori vanno accontentati tutti. Resta brillante l’idea di costruire una commedia inglese sullo stampo di Love Actually, universo intrecciato di vicende unificate da un medesimo tema. Due ore spensierate, qualche risata e un po’ di commozione. Un treno che sai già dove arriva, ma soprattutto che ti porterà a destinazione senza incidenti.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 5 del 2009

Autore: Cristina Borsatti

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