Regia di Brian Smrz vedi scheda film
Il famoso aforisma di Warhol fa un altra vittima.In America,patria del detto di Warhol di cui sopra(la fama dura solo 15 minuti)hanno un vero e proprio culto dell'eroe del giorno.Peccato che sia un eroe usa e getta.Il giorno dopo se lo sono già dimenticato.E mentre Cronenberg aveva diretto un film di ammirevole misura su un uomo dall'oscuro passato che non vuole affatto essere l'eroe del giorno(A history of violence)il film di questo regista con un cognome che più che un cognome è un codice fiscale,cerca di sfruttare la sindrome dell'eroe per un giorno che in questam storia affligge netturbino di colore con moglie morta in incidente stradale.Salva una bambina da un altro incidente e tutti si ricordano di lui per un po'.Poi siccome la sua popolarità scema assolda un suo amico per fare una finta rapina in banca per apparire come salvatore agli occhi della cassiera di cui è innamorato da tempo.L'amico si presenta con una masnada raccogliticcia di delinquenti e naturalmente tutto va male,feriscono lui e la cassiera.E lui cerca di farsi vendetta.E'un film che fa della prevedibilità la sua cifra stilistica.Il gioco si capisce subito e si perde gran parte dell'interesse per la vicenda narrata(male).Gooding memore di un Oscar lucrato troppi anni fa cerca di sovraccaricare al massimo la sua recitazione,Liotta è bolso e invecchiato oltre a essere più inespressivo del solito.Il film è un fumoso thriller con venature melodrammatiche di ingenuità imbarazzante.E anche il più ingenuo degli spettatori capisce subito il meccanismo.Rudimentale...
più che un regista è un codice fiscale
inutilmente melodrammatico
bolso e più inespressivo del solito
insomma
una vita da caratterista( uomo) con nome da donna..
insipiente
insomma
trascurabile
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