Regia di Joe Wright vedi scheda film
Genio & sregolatezza, Jamie Foxx & un musicista tormentato, Robert Downey Jr. & un giornalista sbruffone ma coraggioso. Nessuna di queste accoppiate è particolarmente fresca, ma tendono a funzionare in modo inesorabile, anche con un minimo sindacale di impegno dietro la macchina da presa. Joe Wright passa con comprensibile spaesamento dai palpiti di Keira Knightley (Orgoglio e pregiudizio, Espiazione) alla strana coppia formata dal violoncellista senzatetto Nathaniel Ayers e dall’editorialista dell’”L.A. Times” Steve Lopez: il cinico scrittore (autore del romanzo autobiografico all’origine del film) scopre un fiore nascosto nella polvere delle strade losangeline e tenta di salvare talento e anima del musicista schizofrenico. Come il violino scalcinato di Nathaniel, anche Wright ha solo due corde su cui suonare: la spiazzante intensità di Foxx, immerso fino ai capelli nel dolore del suo personaggio, e il carisma sublime di Downey Jr., splendidi solisti in un’orchestra poco affiatata. Sullo sfondo, resta la Los Angeles disperata della Skid Row, dove più di 90 mila homeless vivono nel degrado totale: gli editoriali pungenti di Steve Lopez hanno smosso le coscienze delle autorità californiane, la sceneggiatura edulcorata non riesce a fare altrettanto.
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