Regia di Joe Wright vedi scheda film
descrivere a parole, immagini e sensazioni il disagio è cosa ardua se non impossibile. per molti intendo e quindi non è forse nemmeno tutta colpa del regista e degli sceneggiatori se questo "soloist" è un compitino corretto e niente di più, sostenuto dalle ammaglianti prove di robert downey jr e in secnda anche da jamie foxx a volte troppo tentato dal declamare una prova da geniale violinista quando violinista(geniale) non è, con voli pindarici di occhi chiusi e giravolte di testa. sembra il solito film fatto apposta per titillare le corde biecamente ricattatorie di hollywood, quando in primis è una tragica storia vera. lo sforzo di voler concorrere agli oscar è troppo per un film che invece dovrebbe affondare le mani nella realtà più vera e troppo spesso ci si trova davanti solo a delle buone prove attoriali. lo sdegno che si prova di fronte ad una città che non riesce a far fronte a NOVANTAMILA senzatetto è pari alla mancanza di pathos alle scene di questa accozzaglia umana, ammassata dentro e fuori il centro di accoglienza. che poi nathaniel per incanto e per magia non guarisca dalla schizofrenia è solo un segno in cui anche la fabbrica-cinema ha imparato a guardare come vanno le cose nella vita reale. spezzo l'annesima lancia in favore di quello splendore che è catherine keener, nei ruoli agrodolci come questo è magnifica anche con poche pose. non brutto, si lascia guardare, ma anche dimenticare troppo in fretta.
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