Regia di Patrick Tatopoulos vedi scheda film
Vampiri vs licantropi parte terza (ma stavolta senza Kate Beckinsale), alla scoperta delle origini del conflitto, peraltro già raccontate nei flashback dei capitoli precedenti. Movimentato come un videogame e pensato proprio per un pubblico da salagiochi, un prequel che torna indietro nel tempo per mostrare in tutti i dettagli le radici del male. Due razze di esseri sovrannaturali: da una parte i succhiasangue aristocratici, organizzati e intelligenti; dall’altra i barbarici e bastardi Lycan, stirpe di lupi mannari, bestie selvagge senza Dio. Ma l’amore (impossibile) ci mette le corna: il mutante Lucian (il very british Michael Sheen di Frost/Nixon), nato schiavo tra i vampiri, rapisce il cuore dell’intrigante Sonja (Rhona Mitra), figlia del perfido regnante, e si prepara alla battaglia per rompere le catene e fuggire via. Ma non prima di aver dato spettacolo, tra ferro, fuoco, acqua, in un delirio di combattimenti impossibili, disegnati con la grafica digitale. Quasi una rivisitazione fantasy di Romeo e Giulietta, in diretta dall’aldilà, affidata a un ex tecnico degli effetti speciali. Sceneggiaturina fumettosa, darkissima, virata sulle sfumature del blu e del nero. Favola e gioco, solo per i fan della saga.
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