Regia di Patrick Tatopoulos vedi scheda film
Audace e riuscita operazione di riciclaggio di scene digitali ( il morphing dei lycans è quanto di più patetico vi possa essere ) e di costumi pseudo-medioevali in vinile ( richiamo fetish ) con annessa paccottaglia da mercatino dell'antiquariato di periferia ( popolato da indefessi cercatori del " buon affare " ) ; il prodotto finale è un abominio cinematografico assolutamente inguardabile , noioso all'inverosimile , rischiarato esclusivamente dalla prorompente bellezza della protagonista .
Inesistente , un miscuglio di pretesti per le solite scene iper-cinetiche di violenza fini a se stesse . Se qualcuno vuol sapere da dove sono state prese le scenografie di questo "filmaccio" ( e dei suoi due episodi precedenti ) si scarichi "heretic" che aveva il merito non trascurabile di essere stato ideato alla metà degli anni 90 .
Esiste ? Sottofondo musicale degno della sala aspetto di un postribolo della bassa padana .
I produttori di queste infami pellicole che strizzano l'occhio ai prudori adolescenziali dei micro bulli di periferia , futuri protagonisti di risse ed accoltellamenti ; nichilisti senza stile e senza coscienza .
Idem come per il regista e per i suoi colleghi .
Semplicemente meravigliosa , il mito dell'amazzone divenuto carne .
Cambia mestiere , le piane del casertano hanno bisogno di braccianti per la raccolta del pomodoro .
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