Regia di Attilio Azzola vedi scheda film
C’è la gioventù brasata di Albakiara e ci sono i giovani, carini, solo po’ preoccupati (delle loro piccole incertezze quotidiane) della Brianza dove c’è sempre il sole. C’è Leonora, detta Leo (Leo?) che quando si arrabbia dice porca miseria, però col punto esclamativo, e che si iscrive al corso di recitazione per ritrovare se stessa e ritrovare il papà insegnante, sparito tanti anni prima. C’è Alì Trabelsi, che viene da lontano ma non si sente straniero, appassionato di fumetti, che scopre i primi flirt, e Michele Mancia, professore in pensione che sogna di ritrovare un suo antico amore. Diretto dall’esordiente Attilio Azzola, classe 1971, il film volge uno sguardo bonario al rapporto fra adolescenti e adulti, tra storie che si intrecciano e personaggi che ritornano: tutto bello, per bene, atmosfere da oratorio, ma il problema è che non viene voglia di appassionarsi. Il progetto fa parte di un’iniziativa formativa, realizzata attraverso laboratori e seminari, e allora bisogna essere indulgenti, per premiare le buone intenzioni e perché i ragazzi si impegnano, qualcuno mostrando anche di meritare un incoraggiamento, come per esempio Roisin Greco, protagonista del primo episodio. Vincitore del Grand Pix Ecrans Junior a Cannes.
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