Regia di Giovanni Fasanella, Gianfranco Pannone vedi scheda film
Ha suscitato un gran polverone a Locarno 2008 quando il Ministro Bondi, su iniziativa di Berardi (ex Presidente dell’Associazione Nazionale delle Vittime del Terrorismo), ha attaccato il film. L’integrità degli autori è però indiscutibile: la loro carriera parla ampiamente per loro (si veda per esempio il blog di Fasanella www.lastorianascosta.com) così come la solidarietà espressa dall’attuale portavoce della suddetta associazione. Ciò premesso, l’opera in sé non risulta particolarmente felice. Radunare infatti alcuni testimoni e partecipanti della nascita delle Brigate Rosse intorno al tavolo di un’osteria, a ricordare fatti lontani e sinistri tra un bicchiere di vino e un piatto di tortellini, rende poco il clima del tempo. I passaggi della nascita del movimento sono poi affrontati con troppa velocità, senza il pungolo di un intervistatore determinato a trovare il nocciolo della questione. Inoltre le digressioni sulle contemporanee feste popolari del centro sinistra spezzano sia la tensione sia la ricostruzione, così come appare superflua la digressione ambientata a Cavriago, giustificata solo dagli ottimi Offlaga Disco Pax in colonna sonora. Rimane un documento interessante, con il limite però di non essersi spinto abbastanza a fondo.
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