Regia di Henry Selick vedi scheda film
VOTO : 7/8.
Selick torna, dopo tanto (troppo) tempo, al cinema di animazione e dimostra di non aver perso affatto la capacità di ricreare un mondo immaginifico di altissimo livello, in grado di stimolare la percezione visiva dello spettatore come pochi altri.
Qui abbina il suo talento visivo ad una storia, una favola dark (una giornata serena si vede solo una volta), che possiede spunti che ben si calano anche nel mondo, grigio, di oggi.
Coraline è una bambina abbandonata, cioè ha i genitori, ma è come se non ci fossero, persi nel loro lavoro ed assolutamente incapaci di intrattenersi con lei anche nelle più piccole e semplici cose.
Così la fantasia finisce per volare altrove tramite un passaggio segreto (dapprima oltrepassato solo in sogno), laddove ritrova la sua famiglia, ma in grado di coccolarla (un vero pasto, il tempo per giocare, una camera ben addobbata, dei vestiti meno monotoni); però, in questo immaginario, i suoi genitori hanno dei bottoni al posto degli occhi.
Ben presto la fantasia si tramuterà in realtà e le cose cambieranno di significato quando le verrà chiesto di rinunciare ai suoi occhi per poter rimanere in quel mondo parallelo che assumerà così connotati cupi e maligni.
Non sarà facile far tornare tutte le cose al loro posto.
Bella storia che dovrebbe far pensare gli adulti, dove il potere risiede nelle mani di una bambina, un modo per simboleggiare come le decisioni importanti vadano prese fin da subito e che ormai i bambini sono tali per poco tempo.
E poi i sogni sono tali, ed anche se paiono sempre migliori della realtà, vale la pena di lottare e tenersi stretto quello che si ha.
Il tutto avvalorato da un’animazione eccezionale ed originale, sia per le forme dei personaggi e delle cose (la fantasia è assoluta protagonista), sia per le diverse rappresentazioni (tra evoluzioni di diversa natura) che tolgono il fiato per la bellezza dei colori, dei movimenti e di tutto quanto viene mostrato e che vale la pena di guardare davvero con attenzione.
Selick fa così nuovamente centro; tra la Pixar, che sforna capolavori a ripetizione ed a tutto tondo, e la Dreamworks, che abbina testi leggeri ad un’animazione ultra spettacolare, c’è ancora spazio e modo per realizzare qualcosa di diverso.
La missione non era (e non lo sarà nemmeno in futuro) facile, ma un film così è un vero e proprio toccasana.
Splendido.
VOTO : 7/8.
Regia molto ricca di sfumature sia a livello tecnico (soprattutto) che a livello emotivo.
Fantasia visiva eccelsa.
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