Regia di Tony Gilroy vedi scheda film
Film caciara. Di quelli che, lo ammetto, m'intrigano parecchio. a prescindere poi dall'effettiva qualità del plot, che in questo caso sbanda e traballa stolidamente in più d'un occasione.
Ma con l’'intreccio di calendari, l'aggrovigliarsi di sfalsature asincrone e scene slegate che s'intersecano, io resto lì, trasognato, fino a quando il puzzle non acquista sensatezza
Spy story che vuole mantenersi lieve puntando tutto sull'intreccio temporale e sul doppiogiochismo di spie e controspie.
Nel nostro caso Clive Owen (vagamente stoccafisso) e Julia Roberts (moscietta anziché no) dediti allo spionaggio industriale, s'infiltrano - tra il disdicevole ed il fraudolento - cercando di fregare due multinazionali in aspra e scorrettissima competizione tra loro.
Il tutto viene sdipanato con continui salti lungo un arco temporale di cinque anni tra presente e passato a doppia corsia di marcia, intorcinando le capacità deduttivo/mnemoniche dell'utente medio (io) che fatica assai a raccapezzarsi sull'accaduto/accadente ma resta (sempre io) imbrigliato dal classico interrogativo: “Ma dove andranno a parare?”.
E cosi via tra svariate, lussuose, suites e locations internazionali, incontri fortuiti/improvvisi/calcolati, rivelazioni ed occultamenti, confidenze e false notizie, innamoramenti, sospetti e diffidenze in quantitativo industriale e alternanza frenetica con, a sugello, ottime interpretazioni di caratteristi - e gli stiamo facendo un torto - di spessore, Paul Giamatti e Tom Wilkinson su tutti
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