Regia di Patrick Lussier vedi scheda film
Ennesimo orrore di film più che film dell'orrore. I personaggi sono, come sempre più sovente accade, di una stupidità fastidiosa, dando fondo a tutto il repertorio dei modi idioti per farsi ammazzare in un film horror.
Alcuni esempi: un serial killer chiaramente deciso a vendicarsi per gli eventi di 10 anni prima impazza in città, e nessuno -negli States!- gira armato; uno dei probabili bersagli del mostro sente un rumore alla porta (tra l'altro, una porta a vetri che pure la pallonata di un Super Tele manderebbe in frantumi), e che fa? Esce di casa armato di fucile, non vede nessuno e rientra scaricando l'arma; la moglie dello sceriffo -altro bersaglio probabile- chiude la sera il negozio in compagnia soltanto dell'amante del marito, ovviamente nessuna delle due ha uno straccio di arma; lo sceriffo va a caccia del killer da solo, con una pistola senza pallottole di scorta; un altro aspirante cacciatore del killer entra nella miniera da solo e con un grimaldello, mica con un'arma seria, e così via.
Quanto meno costruito male il colpo di scena finale, troppi indizi per depistare gli spettatori, e anche scorretti. Se mi mostri una scena che in realtà avviene soltanto nell'immaginazione dell'assassino, stai giocando sporco: in Shrooms l'idea funziona, essendo funzionale alla trama e supportata da dialoghi esilaranti ("Perché dovrei dare retta a una mucca viola parlante?" "Perché se stai parlando con me sei messo male", Fratello Nero, Gemello Solo eccetera), qui è solo cattivo cinema.
Da evitare.
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