Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Casa è .. dove siamo tutti insieme!
Il prestigioso prof. Helmsley, confrontandosi con uno sconosciuto collega indiano, viene a conoscenza di una teoria per cui a causa di violente e prossime tempeste solari il nucleo della Terra comincerà a surriscaldarsi con la conseguenza di una immediata dislocazione della crosta terrestre e successivi fenomeni catastrofici come terremoti, eruzioni e tsunami.
Riuscirà stavolta Gaia a sopravvivere alla antica profezia Maya della fine del mondo nel 2012?...
Non c'è niente da dire: Roland Emmerich nei film catastrofici ci sguazza senza problemi.
Ma mentre nel suo film d'esordio “1997 - Il principio dell'arca di Noè”, pur a basso budget, c'era il gusto della sfida razionalistica (i responsabili dei cambiamenti climatici non erano gli eventi naturali, ma un aspetto della tecnologica guerra fra blocchi di potere con armi avanzatissime) e mentre in “The Day after tomorrow” ci propone una trama avventurosa con spunti ecologistici e socio-politici, in “2012” – film a budget immenso (più di 200 milioni di dollari) – la sua unica ricerca è quella della spettacolarizzazione della catastrofe.
Ogni volta lo spettatore assiste a scene drammatiche, intense, vedendo la distruzione di monumenti, simboli e luoghi che magari conosce e ogni volta, rimanendone impressionato, poi si chiede: a chi toccherà ora?
Con un crescendo che assume dimensioni di stampo biblico, quasi a configurare una nuova palingenesi escatologica, Emmerich distrugge figurativamente piccole sedi, città e nazioni intere, compresi i simboli del vecchio potere (la Casa Bianca e perfino il Vaticano...), ansioso di azzerare tutto e far ripartire il mondo da zero (se un pezzo di mondo ancora resisterà, ovviamente!).
Insomma un film che, privo di una sceneggiatura degna di questo nome, nel suo essere tutto bang, crash e boom (ossia una specie di cartone animato per adulti) è la versione dell'epoca degli attuali film sui supereroi, se non ancora più semplicistica, .
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