Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Diciamolo subito, "2012" non arriva allo splendore del film capolavoro di questo genere che è "The Day After Tomorrow", però è stilisticamente un bel film: effetti speciali e scenografie. In ogni caso va visto perchè ha il vantaggio di incollare lo spettatore allo schermo. Voto 6
Nel 2009 vengono riscontrati dei segni preoccupanti di imminenti disastri naturali e cataclismi a livello Mondiale e la situazione viene quindi monitorata nei tre successivi anni. Nel 2012, improvvisamente, forti scosse sismiche, voragini e violenti tsunami colpiscono il globo terrestre annunciando il Mondo che la fine è ormai vicina. Lo scrittore fallito Jackson Curtis insieme alla famiglia tenterà di raggiungere la Cina dove i gli Stati Mondiali hanno messo a punto delle moderne Arche per la salvezza di un genere umano selezionato per ridare la vita dopo l'Apocalisse. A sei anni di distanza dall'altrettanto catastrofico "The Day After Tomorrow" e a uno dall'avventuroso e storico (per così dire) "10.000 A.C.", il regista Tedesco Roland Emmerich torna al suo preferito disaster movie dandoci una sua personale visione ed interpretazione di come dovrebbe verificarsi (scientificamente) l'avvento dell'Apocalisse del 2012. La sua pellicola è un ottimo film: ha una prima parte introduttiva che, al cominciare delle varie catastrofi, unisce con successo e divertimento comicità involontaria e fragorose ed eccezzionali scene d'azione e di distrizione. Il film continua poi per le altre due ore in un susseguirsi continuo e magnifico di catastrofismo spettacolare e attenzione centrale per John Cusack (perfetto anche in un film catastrofico come questo) e famiglia in fuga verso la salvezza (inizilmente apparente) non risparmiando al pubblico qualche personaggio comico (come il Charlie Frost interpretato dal bravo Woody Harrelson) e qualche Capo Del Governo mai altruista e desideroso invece di salvare solo lui e i 'selezionati' infischiandosi di tutti gli altri. La pellicola pone il pubblico nelle condizioni di dibattito a fine film e difatti, lo scopo di Emmerich è quello di far riflettere lo spettatore tramite la sua visione ipotetica della fine del Mondo. Il cinema di Emmerich è puro intrattenimento, dimostrato con successo anche in "Stargate", "Independence Day" e "Godzilla" e come quello di Roger Corman (per esempio) si preoccupa anche, oltre al catastrofismo e alla parte di entertainer, di lasciare al di sotto del film, un messaggio al suo pubblico. 2012 può dividere pubblico e critica o critica e pubblico; magari per impossibilità di certe ipotesi scientifiche o catastrofi naturali. Il pubblico potrà vederci la solita banalità da film home video e trovarci volutamente nei di realizzazione e impossibilità generale. Emmerich ci ha svelato la sua visione e il suo intento è quello di stimolare il pubblico a capire come l'Apocalisse potrebbe verificarsi. Un mistero. Mentre il film, tecnicamente e criticamente parlando, è un successo di disaster movie, storia avventurosa e ottima mescolanza tra generi cinematografici. Consigliato.
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