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2012

Regia di Roland Emmerich vedi scheda film

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superficie 213

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La recensione su 2012

di superficie 213
2 stelle

Ennesimo polpettone tragato Emmerich che , che abbonato alle catastrofi - il precedente L'ALBA DEL GIORNO DOPO nonostante la rozzezza generale non era malaccio - si butta a capofitto nella leggenda Maya che racconta della fine del mondo nel 2012.
Peccato che il regista si sia dimenticato di rendere il tutto almeno un po' collegato alla suddetta profezia - nominata su qualche telegiornale in secondo piano in venti scene ma mai davvero inserita nella storia - e che alla fine sembra di assistere ad un videogioco senza poter interagire con lo stesso.
Stavolta il regista tedesco aveva un buon cast - Cusack su tutti - , ma i dialoghi sono davvero brutti , l'ironia e' sempre fuori luogo e nel complesso anche i tanto strombazzati effettoni speciali stuccano dopo venti minuti.
Inoltre il film supera la due ore e mezza - la prima delle quali inutilmente allungata da spiegazioni para-scientifiche che appesantiscono ancor di piu' la narrazione , gia' poco fluida di suo - ed il ritmo non e' proprio quello giusto.
Va bene poi che in film del genere la "credibilita'" delle scene  action e' relativa, ma qui piu' che l'incredulita' bisognerebbe sospendere il cervello e  metterlo in stasi , visto che in ogni scena c'e' una cazzatona in agguato.
Vada per la prima "fuga" in limousine - che supera ostacoli impossibili  - , ma poi tra aerei , camion e camper la situazione diventa troppo ridicola e stupidamente a "livelli".
Senza contare poi che i politici sono tutti buoni - tranne uno che pero' si ricredera'  - , che i russi continuano ad essere piu' stronzi degli altri e che a nessuno frega niente di salvare chi ha scoperto l'imminente distruzione del pianeta .
Eppoi sarebbe l'ora di smetterla di girare film dove la famiglia e' il cardine dell'universo ed in particolare non se ne puo' piu' di padri idioti che devono riconquistare i figli - sempre un maschio grandicello ed una bambina urlante - per potersi riscattare da una vita di insuccessi.
Qui poi si sacrifica anche un patrigno buono pur di riunire l'allegra famigliola.
In definitiva un film pieno zeppo di effettoni che non riesce a non annoiare ed a non sembrare un filmaccio tv pieno di soldi ma senza neanche mezza idea.

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