Regia di Fabiomassimo Lozzi vedi scheda film
Giulio parte dalla Sicilia destinazione Roma: vuole raggiungere Aurora, il suo amore ossessionante. Giunto nella Capitale va a stare da una coppia di amici di famiglia, composta da Rosalia ed Eugenio. Apparentemente indaffarato con l’università, il ragazzo vaga per le strade della metropoli alla disperata ricerca della donna che lo ha segnato e lasciato. Rosalia ed Eugenio sono contenti di riavere in casa un giovane che ha tutte le carte in regola per sostituire nei loro cuori, e nella loro vita di tutti i giorni, il figlio prematuramente scomparso. Col passare del tempo i due capiscono che Giulio fatica a inserirsi nella nuova realtà: ai primi timidi sospetti seguono i patemi e la disperazione di Rosalia, disposta persino a donarsi fisicamente pur di non rischiare di perdere un altro “figlio”. L’opera prima di Fabiomassimo Lozzi viaggia su coordinate melodrammatiche e rischia non poco. A tenere fermo il timone, per fortuna, ci pensa una straordinaria Guia Jelo, qui alla sua prova cinematografica più matura (meriterebbe almeno una nomination ai prossimi David di Donatello). Più acerbi e incerti gli altri interpreti. E qua e là ingenua la regia. Un debutto comunque dignitoso, che non ha paura di frequentare un genere dimenticato ma di forte tradizione.
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