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Avatar

Regia di James Cameron vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Avatar

di GARIBALDI1975
8 stelle

"Noioso, noioso, noioso ... versione animata e futuristica di Balla coi Lupi e  Pocahontas ... film di plastica ... Fantozzi avrebbe detto: -una cagata pazzesca- ... tutto fumo e niente arrosto, ecc." ... questi sono alcuni dei commenti riportati dai coscritti di FilmTv detrattori di questo titolo. Prima di essere messo alla pubblica gogna lasciatemi spiegare e se vi va leggete il seguito. 
 
 
Per spiegare lo spirito ottimale per affacciarsi alla visione di questo film, voglio permutare dall'ecobiologa Grace Augustine (Sigourney Weaver) la frase che dice a Jake Sully e a coloro che utilizzeranno la capsula tecnologica che fa da interfaccia al Avatar: Rilassati e cerca di svuotare la mente. Non è difficile per te” … non lo dovrebbe essere mai anche per noi! No? Proviamo ad essere obiettivi e a giudicare i fatti!
 
 
Nessuno può negare che visivamente Avatar è un film magnifico, tecnicamente incredibilmente innovativo! Avatar è un film che ha segnato la storia del cinema; è l'anello di congiunzione, o meglio evolutivo, tra il cinema passato e quello moderno. Avatar è l'innovazione che diventa esperienza già acquisita e lo dimostra il grande successo di pubblico che ha già recepito lo sconfinamento al quale ineluttabilmente tutti noi continuiamo ad adattarci: il confine tra reale e virtuale è sempre meno denso, consistente e percettibile. Avatar è cinema figlio dei nostri tempi, per questo non dovrebbe disorientare, ma anzi rassicurare gli amanti della settima arte; l'evoluzione è la capacità di non estinguersi. Il cinema lo sta facendo; Avatar è espressione di questa evoluzione.
 
 
Le idee di rottura e rivoluzionarie difficilmente vengono recepite in un periodo breve dal grande pubblico, ma spesso sono costrette a rimanere a disposizione di una classe d’èlites, di media-alta cultura, a volte privilegiata. Non è l'idea di Avatar, che invece è stato da subito massivamente accolto e acclamato dal pubblico mondiale. Questo è frutto di un'idea semplice e meno rivoluzionaria di quello che sembra. Avatar è l'inizio di un cinema nuovo che fonde animazione 3D, sagome virtuali a reale interpretazione attoriale.
 
 
Per non essere fazioso, inizio col dire quali sono i punti deboli di Avatar: la trama è ovvia e di conseguenza anche i protagonisti risentono di una 'caratterizzazione’ scontata. La trama è semplice e i dialoghi sono comprensibili anche ad un bambino di 5 o 6 anni, al limite dell'ovvio. Ma tale semplicità, non deve essere confusa come banalità; non è la classica scivolata sulla buccia di banana; è stata una scelta consapevolmente voluta dagli autori per coinvolgere il più vasto range di pubblico di tutte le età, ceto e cultura.  Ritengo che James Cameron abbia voluto una storia semplice, facile da seguire, al fine di coinvolgere di più ogni spettatore ed entusiasmarlo con immagini magnificamente visionarie e innovative. È un film di immagini e non di parole. Cameron voleva lasciare lo spettatore senza parole, sbalordirlo bombardandolo di colori, luci ed effetti speciali come mai si erano visti in nessun altro film. James Cameron è regista, maestro nel rappresentare l'avventura!! Sono riuscito a trovare il pensiero su questo film di un altro grande regista, Steven Spielberg, che ha detto di Avatar che è «il più suggestivo e sorprendente film di fantascienza dai tempi di Guerre stellari». Se lo dice Spielberg … non aggiungo altro!
 
 
Per le nuove generazioni e per chi non ha ancora visto questo capolavoro, faccio un cenno sulla trama. Una marine paraplegico Jake Sully (Sam Worthington) prende il posto di suo fratello in una missione in un mondo lontano chiamato Pandora. Grazie alla sperimentazione Avatar, Jake è in grado di mescolarsi con i Nàvì, la popolazione d’indigeni di Pandora. Diventa uno di loro e acquisisce informazioni sulla loro civiltà e sul loro modo di vivere. Jake è entusiasmato dal fatto di poter camminare, correre e saltare incarnandosi nell'Avatar, anziché rimanere sulla sua sedia rotelle reale. Mescolandosi con i Nàvì, Jake ne apprezzerà la socialità e il legame con la Natura, ma lo scopo della sua missione lo stringerà ad un bivio non facile da risolvere.
 
 
Entrare nel mondo di Pandora è uno squisito piacere visivo, si viene immediatamente proiettati in paesaggi mozzafiato, di incredibili luci e colori. Avatar presenta il miglior rendering CGI (Computer Generated Imagery) del grande schermo finora. Oltre ad essere un piacere visivo Avatar è figlio di Cameron, che insieme a Spielberg, sono massimi rappresentanti dei film d'avventura e azione. Ci sono momenti che riempiono di entusiasmo e fanno battere forte il cuore, come quando Jake è inseguito attraverso i boschi di Pandora da strane creature. Alcune scene di massa sono addirittura epiche.
 
 
I detrattori di Avatar lo ritengono "un film di plastica" poiché considerano insufficiente l'animazione nel trasmettere visivamente l'emozione dell'interpretazione attoriale. Benché bisogna ammettere che le creazioni in CGI abbiano avuto degli evidenti limiti (in piccola parte già superati, ‘La vita di Pì’ ne è già un chiaro esempio), non bisogna dimenticare che in Avatar la recitazione è stata sempre eseguita in vecchio stile, ovvero con gli attori che realmente recitavano e le loro espressioni facciali venivano lavorate al rendering CGI. Insomma gli Avatar di Sam Worthington, Sigourney Weaver e Zoe Saldana sono chiaramente riconoscibili e lasciano quasi intatta l'espressività facciale degli interpreti. E’ il meglio di ciò che si poteva presentare nel 2009!! Sul punto ho trovato le parole di Cameron del 2006, mentre annunciava di voler rimandare l'uscita del film al 2009 per migliorare l'estetica degli effetti speciali: « Avatar è un film fantascientifico molto ambizioso. È una storia futuristica ambientata su un pianeta tra duecento anni. È una avventura "vecchio stile" nella giungla con un po' di coscienza ambientale. L'aspirazione ovviamente è raccontare una storia sul piano mitologico.
 

Per il film ho dovuto creare una intera cultura aliena, e un linguaggio. Per questo voglio personaggi
CGI completamente fotorealistici, e li otterrò utilizzando la neonata tecnologia del performance capture, che stiamo sviluppando ora. Ho speso gli ultimi 14 mesi lavorando al performance capture: gli attori interpretano i loro personaggi, e poi noi li animiamo.
 

Quello che io cerco sempre è qualcosa di mentalmente intrigante. Spenderò mesi e mesi completando gli effetti visivi per il film, tanto che questo non uscirà prima dell'estate 2009. È una sfida, ed è per questo che ho deciso di farlo»
Cameron: genio sperimentatore!
 
 
Insomma, Avatar è un film visivamente impressionante, dove sono sufficientemente costruiti la storia, i personaggi, le tematiche sulla disabilità, ambientaliste e anti colonizzatrici, la risonanza emotiva e l'editing. Le visionarie scene della natura ricostruita di Pandora e il rapporto con essa dei Nàvì rendono Avatar un film nobile, spirituale e puro.
 
 
Avatar non è il miglior film di James Cameron (Titanic, Terminator 1 e 2, Aliens, rimarranno sempre i suoi migliori prodotti). Ma con Avatar Cameron ha segnato la storia del cinema, forgiando l'anello evolutivo di congiunzione tra interpretazione reale e animazione virtuale. La trama semplice, quasi infantile, non corrisponde alla imponenza visiva; ma è una scelta di popolarità che ha le sue ragioni logiche e storiche. Avatar è un film che vale la pena guardare, è un monumento della storia del cinema e una straordinaria esperienza visiva, anche se –obiettivamente- abbiamo, tutti noi, incontrato trame e dialoghi nettamente migliori.
 
Voto: 8,5 secco e non di più.
 

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