Regia di James Cameron vedi scheda film
Cameron è sempre stato all'avanguardia in qualità di filmmaker. Ha già inventato il lungimirante "morphing" in "Terminator 2" e stupito il pubblico con gli effetti colossali di "Aliens" e "Titanic". Ora rispolvera una tecnologia vecchia più di cinquant'anni: il 3D. Visto che il budget lo permette lo fa con gran classe, escogitando di sana pianta due tecniche di ripresa del tutto nuove. La prima è il "performance capture", che consente di girare in live-action tutte le riprese che nel film si vedono in digitale (grazie ad una cinepresa a doppio obbiettivo chiamata "reality-camera", la quale simula la percezione interpupillare umana, e naturalmente degli studi hollywoodiani dalle dimensioni esorbitanti). La seconda, invece, attraverso determinati sensori applicati alle facce degli attori, permette di ricreare digitalmente un'espressività dei volti dei Na'vi (così si chiamano gli abitanti del mondo di Pandora) incredibilmente impressionante, e molto più realistica rispetto ad altri film con effetti d'animazione computerizzata. Queste moderne tecnologie cinematografiche si fondono perfettamente ed il risultato è un'esperienza d'intrattenimento del tutto nuova che vi farà venire, nelle scene più concitate, quel senso di vuoto allo stomaco tipico delle montagne russe.
La domanda però sorge spontanea. Il film è un capolavoro in senso lato o un capolavoro d'effetti speciali? Questo dipende dai punti di vista, ma il fatto che alcuni critici lo considerino "indimenticabile" lascia più di un dubbio. In "Avatar" la sensazione di cliché è parecchio frequente e nonostante le ambientazioni siano incantevoli e curate nei minimi dettagli, gli elicotteri corazzati, la "cazzuta" attrezzatura militare e i titanici scontri a fuoco, seppure spettacolari, sembrerebbero riciclati da altri film di fantascienza dozzinali. Il soggetto, abbastanza originale, non è stato elaborato con una trama veramente memorabile. I riferimenti al naturalismo e all'antimilitarismo sono ben integrati nel contesto, ma siamo veramente sicuri che il grande pubblico sia realmente interessato a questi argomenti? O hanno inserito queste tematiche solo per dare enfasi ad una storia apparentemente piatta? Difficile dirlo... specie se si fa riferimento ad un regista poliedrico come il buon James. In questo film lo spettatore è rapito più dall'"immagine" che dalla "sostanza". Questo non significa che "Avatar" sia una pellicola mediocre... solo che, specialmente nelle parti finali, non si discosta più di tanto dalla diffusissima formula che anima gran parte del cinema d'azione mainstream: per 1/3 una storia discretamente trascinante, per 2/3 imprese fracassone da parte dei protagonisti.
"Avatar" è un affascinante e divertente film di genere fantastico, con degli effetti innovativi ed una regia intelligente. Sicuramente con una limatura più attenta nella sceneggiatura e nello sviluppo della trama, l'opera sarebbe diventata un vero e proprio classico. Così come si presenta invece rimane solo un'altra rispettabile pellicola da aggiungere al curriculum dell'autore di "Terminator".
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