Regia di James Cameron vedi scheda film
Il ritorno di James Cameron alla regia di un vero e proprio film avviene dopo 13 anni all’insegna di escursioni negli abissi, carico di una gigantesca aspettativa e di numerose inutili (ma anche no) polemiche.
Non nascondo che fin dalle prime e pochissime informazioni riguardo a questo progetto la mia immaginazione (o meglio, speranza) aveva optato più per un design futuristico dalle scenografie asettiche ed oniriche piuttosto che la stravagante giungla e tecnologia terrestre spartana insediatasi sul pianeta Pandora…..tanto che fin dalla visione del primissimo trailer “qualcosa” non mi convinceva pienamente.
Dopo aver vsionato l’intera pellicola comunque, di una cosa si può essere certi; questo è senza dubbio il film più costoso e tecnologicamente avanzato di tutti i tempi.
Difficile non apprezzare l’incredibile cura nei dettagli con cui si è dato letteralmente vita al pianeta Pandora e a quello che viene narrato nei 160 minuti circa dell’intera sceneggiatura.
L’alto livello tecnico che ha da sempre contraddistinto i “lavori” di Cameron, qui è immancabilmente presente ma elevato all’ennesima potenza superando tutte le severe aspettative maturate in questi anni di duro lavoro.
Personalmente mi ritengo un grande estimatore di Cameron, i suoi film mi hanno sempre impressionato ed entusiasmato come pochi altri ed il suo stacanovismo dietro la macchina da presa ha sempre dato “buoni” frutti….al di la dei budget astronomici impiegati (che comunque si sono rivelati sempre fondamentali).
Analizzando il lato prettamente artistico di questo Avatar però, quello che non convince pienamente è proprio il nome che si porta alla spalle, ovvero James Cameron stesso!
Quello che voglio dire è che trovo difficile accomunare questo splendido film ad un nome come quello di Cameron, non sembra un “suo” film (a parte il budget speso!) ma uno dei sempre più numerosi blockbusteroni (di quelli davvero belli) sfornati da un qualsiasi regista di talento e non.
Con questo non voglio assolutamente sminuire niente e nessuno ma questa è la mia primissima impressione dopo aver visto intero film.
Soggetto e sceneggiatura sono semplici, scontate e confezionate con una prevedibilità che più di così non si può (e già questo proprio NON è da Cameron!)….senza contare che, di fondo, manca qualsiasi sorta di background a dare man forte al plot stesso, il che è sconfortante a mio avviso.
Si ha insomma la brutta sensazione di trovarsi di fronte ad un ennesima (per forza di cose) variante della tematica del mondo alieno inesplorato dove per forza di cose si è costretti ogni volta a creare design sempre nuovi e diversi per oggetti, luoghi, tecnologie e razze (e qui è tutto di notevolissima credibilità e fattura, intendiamoci) creando nello spettatore quel leggero senso di ripetitività intrinseca che impedisce all’emozione di arrivare al top.
Il progetto di Cameron quindi è tanto pretenzioso e maestoso tecnologicamente e tecnicamente quanto purtroppo debole nella modesta profondità del soggetto e nel tentativo di stupire per forza.
Siamo alle solite quindi, il film è splendido; ammalia e strabiglia visivamente come nessuno ha mai osato prima d’ora…..ed emoziona durante la bellissima complicità che cresce tra umano e alieno…..ma qualcosa manca, e non si raggiunge l’agognata vetta emotiva
So di essere pignolo ma così deve essere; da un Cameron mi aspetto decisamente di più (e non stò parlando certamente di dollaroni!).
Impedibile per chiunque; qui vivrete la più intensa opera visiva che il cinema ha da offrire…..nonché una splendida favola dai risvolti moralistici che non fa di certo male. Voto: 8 ½
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