Regia di Francesca Archibugi vedi scheda film
La crisi di mezza età, l'amicizia virile, le frustrazioni della vita di coppia, la realizzazione nel lavoro: certo, questa non è una storia particolarmente originale, ma è quantomeno un prodotto discreto, decente, ben realizzato, del cinema italiano del 2008. Da non sottovalutare, anche grazie ai due interpreti tutt'altro che disprezzabili. Nessuna rincorsa alle banalità e alle didascalie, nè ostentazioni di velleità autoriali: in mezzo c'è un film non semplice, ma nemmeno lacrimevole, che tratta anche argomenti coraggiosi senza mai scadere nella retorica. Simpatiche comparsate di Verdone e della Sandrelli, nei panni di sè stessi, e poco di più per Villaggio, che continua in questi anni ad accettare solamente parti minuscole, purtroppo per il pubblico.
L'amicizia fra due uomini sulla quarantina nasce in modo particolare: sono infatti vicini di letto all'ospedale, ricoverati per infarto entrambi. Uno è un umile carrozziere con moglie e figli, l'altro uno sceneggiatore in crisi che si sta separando dalla sua donna. La frequentazione insegnerà qualcosa a tutti e due.
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