Regia di Tomu Uchida vedi scheda film
L'arte della lotta giapponese come preparazione alla durezza della vita. Un film di spada, violento e rozzo, eppure gradevole nella sua rude semplicità. Lo sfondo filosofico è una meditazione sulla doppia natura dell'inganno in battaglia: da un lato, c'è quello vile e proditorio dell'attacco alle spalle, dall'altro, quello arguto che spiazza l'avversario, colpendolo nei punti deboli di cui non è cosciente. Secondo la morale di Tomu Ichida, la guerra non si vince combattendo con l'impeto del sentimento: né con l'odio, come Baiken, né con l'amore, come Omaki, ma soltanto, come Musashi, con la sobria forza del pensiero.
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