Regia di George Cukor vedi scheda film
E' considerato un film minore di Cukor, ma io queste definizioni le prendo sempre con le pinze. Forse è solo un po' più leggero (senza che leggerezza significhi superficialità) e un po' meno preoccupato di fare critica sociale. Entrambe le caratteristiche, però, io non le vedo come limiti. Comunque, è un film gradevole e divertente su una donna fidanzata ma poco convinta che capisce qual è la persona giusta per lei. Il merito è anche dello sceneggiatore (e altrove regista) Garson Kanin, secondo me tra i migliori autori di commedie sentimentali. Non ci si sbraca mai dalle risate, ma si ride spesso e ancora più spesso si sorride per le situazioni buffe e la lieve ironia.
Spencer Tracy è bravo nella parte dell'impresario un po' furfantello e dell'uomo che si è proposto di mettere le briglie ad una donna riottosa (tuttavia dal finale pare si instauri un rapporto molto alla pari). Molto indovinato ho trovato Aldo Ray, che è perfetto quando proprio non riesce a capire che lei non lo ama, e anzi le è d'impaccio. E' un ruolo vicino a quello del fidanzato innamorato ma un po' tonto, invadente e inetto che fu di Ralph Bellamy negli anni '30 e '40. Mi sono divertito molto quando lui le sorride tutto ingenuo dalla tribuna e lei sbaglia i colpi. La Hepburn è in buona forma - sia attoriale che atletica - e decisamente funziona nei suoi duetti con Tracy.
E' un film spensierato ma non banale, che ha qualcosa di intelligente da dire sulla scelta della persona giusta e sulla rivalità con la persona che in realtà si ama. Ho trovato molto ben dirette tutte le scene ai campi da gioco, sicché non annoiano nemmeno un pochino.
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