Trama
Un uomo dall'aspetto lugubre chiamato Rui (António Pedroso) visita il padre morente in un ospedale di Lisbona. Lì incontra una donna incinta sopravvissuta a un incidente di macchina in cui ha perso la vita il suo compagno. Entrambi hanno la netta sensazione di essersi già conosciuti, ma non riescono a ricordare in quale circostanza. Entrambi si muovono in quella zona dell'ospedale, al quale il titolo fa riferimento, sovraccarica di emozioni e sentimenti. Entrambi, infine, sono costretti a familiarizzare con una specie di spazio liminale tra la vita e la morte, in cui la dimensione temporale e la narrazione lineare restano sospesi.
Recensioni
Aguilar mette in scena i sentimenti di angoscia quotidiana, di spleen e turbamento dei suoi protagonisti, cercando di diffonderli nello spettatore: ma il senso di inquietudine viene respinto senza troppe remore al mittente e non resta che una voglia disperata di fuga dalla sala o il totale abbandono al mondo di Orfeo. Fermi immagini insopportabilmente lunghi, particolari totalmente inutili,… leggi tutto
1 recensioni negative
Aguilar mette in scena i sentimenti di angoscia quotidiana, di spleen e turbamento dei suoi protagonisti, cercando di diffonderli nello spettatore: ma il senso di inquietudine viene respinto senza troppe remore al mittente e non resta che una voglia disperata di fuga dalla sala o il totale abbandono al mondo di Orfeo. Fermi immagini insopportabilmente lunghi, particolari totalmente inutili,…
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