Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Neri Parenti debuttava così, a nemmeno trent'anni, nella regia: da quel momento sarebbe stato impossibile togliercelo di mezzo per una considerevole cifra di anni. E a dire il vero questa farsetta scritta dallo stesso regista insieme a Massimo Franciosa, ispirata dal(l'attore di) successo del momento, non è neppure malaccio. E' un prodotto leggerissimo, con un protagonista davvero somigliante in maniera sorprendente al noto divo americano, con qualche volto secondario del cinema di quegli anni (il pur bravo Bigagli prima ancora che l'insipida Cicciolina, d'altronde non abituata a recitare con i vestiti addosso, e c'è anche Enzo Cannavale) ed una trama esile che è un dichiarato pretesto per sfoggiare sosia, costumi e balletti. Parenti non è ancora del tutto partito per la tangente dei cinepanettoni, ma già l'anno seguente coglierà al volo l'occasione per portare avanti (deturpandola e rendendola una patetica passerella di clichè) la saga di Fantozzi (Fantozzi contro tutti, 1980) ed entrare così di prepotenza nel novero degli autori-registi che affosseranno definitivamente il cinema italiano. 4/10.
In una discoteca di provincia un timido cuoco sardo ambisce alla bella dj; vezzeggiato da tutti, scopre una somiglianza impressionante con l'attore-ballerino del momento, John Travolta. Si rende identico a lui e fa strage di cuori, con grande interesse da parte del gestore della discoteca, assediata da curiosi e soprattutto ragazze.
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