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Uccelli d'Italia

Regia di Ciro Ippolito vedi scheda film

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La recensione su Uccelli d'Italia

di Utente rimosso (Luke Vacant)
6 stelle

"Uccelli d'Italia" lo guardo con occhio diverso da quando vidi per la prima volta "Arrapaho": l'occhio dell'ammiratore. Nell'ultimo anno ho ascoltato tutta la discografia degli Squallor e, proprio così, mi sono innamorato di questa band dissacratoria, originale, unica. Non di facile ascolto ma il bello è proprio questo. Ma ciò che nei dischi era musica ed anche di ottimo livello (perché dietro a nonsense, volgarità e follia si trovano anche belle basi musicali in quanto la band era formata da grandissimi nomi della musica popolare italiana) nel cinema le cose cambiano e non regge minimamente il confronto. "Arrapaho" era un film così brutto da sdoganarne il concetto e farlo diventare un capolavoro. "Uccelli d'Italia" avrebbe delle frecce in più al suo arco: inanzitutto un budget un poco superiore al precedente film e quindi una realizzazione più decente. Come trama delle scenette autonome e quindi niente più trama allungata con lo sputo. In più ci sono delle gag e delle scenette che sono divertenti sul serio (alcuni dei finti spot dei telefilm per esempio) o anche lungimiranti del tempo che saranno (quando appaiono i tizi con le bandierine italiane in mano a urlare "Italia...culo!" è una bellissima presa per i fondelli attualissima ancora oggi), mentre spesso quelle tratte dai siparietti dei dischi reggono sempre male il confronto visivo (quella del Dottor Palmito su tutte). Ultimo, ma non ultimo, la presenza di tutti e quattro i membri degli Squallor in uno o più ruoli e fa piacere quindi vedere Cerruti (esilarante in più punti), Bigazzi (finalmente!), Savio (anche se è un ruolo piccolissimo) e Pace (e vederlo fare il morto nel primo sketch fa impressione in quanto finite le riprese del film lui morì sul serio). Però...però...tutto ciò non basta e il film merita un voto inferiore. Paradossale che il brutto "Arrapaho" abbia tante stelle e questo meno pur se ritenuto meglio realizzato. Ma il discorso è semplice: "Uccelli d'Italia" rimane un film dai mezzi modestissimi e non per niente eccelso in fatto di regia, interpretazioni, ecc. Ha un suo valore storico, è una delle pochissime testimonianze visive di questa band fantasma ma la cosa finisce lì. "Arrapaho" era veramente tutto un altro livello, un trash di qualità veramente superiore. Questo sta proprio come è il suo voto in stelle, a metà.

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