Uno scrittore, assillato dalla moglie, è in crisi creativa e davati alla macchina da scrivere lascia vagare la mentre tra piccole scenette e invenzioni. Sfilano così: un giovane prelato, di cui una donna è innamorata; due individui che a Rio de Janeiro si guardano e parlano con languori e bizze da minorati mentali; una rapina in banca, radiocomandata da un cronista laido e del tutto idiota; una lussuosa clinica, in cui un paziente - impotente - viene circondato da un nugolo di belle "carioca"...
Note
La frase di lancio della seconda e ultima pellicola del team Squallor-Ippoliti dice già tutto: «Da un grade paese... grandi uccelli».
Ciro Ippolito è un regista che dovrebbe essere messo al rogo. Questo lo si chiama film???? Abominevole sotto tutti i punti di vista. Abbasso questo cinema !!!
Seconda e fortunatamente ultima prova degli Squallor sul grande schermo. Per parlarne non si può prescindere dal leggendario e strambo gruppo musicale formato da Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi, Alfredo Cerruti e per poco anche Gariboldi, purtroppo ormai scomparsi. I giovanissimi ne hanno sentito parlare e hanno ascoltato e visto alcune clip. Tuttavia… leggi tutto
"Uccelli d'Italia" lo guardo con occhio diverso da quando vidi per la prima volta "Arrapaho": l'occhio dell'ammiratore. Nell'ultimo anno ho ascoltato tutta la discografia degli Squallor e, proprio così, mi sono innamorato di questa band dissacratoria, originale, unica. Non di facile ascolto ma il bello è proprio questo. Ma ciò che nei dischi era musica ed anche di ottimo livello (perché… leggi tutto
La gag con Gesù (con "la maglia del Lanerossi Vicenza") e Giuda ("amico intimo di Pippo Baudo") vale da sola la visione del film.
Tutto in stile Squallor, assolutamente scellerato e demenziale.
Ma, pur con qualche passaggio a vuoto, sono tante le gag che fanno ridere nella loro assoluta scemenza: d'altronde questo è, un film senza capo nè coda, ma capace di far… leggi tutto
Seconda e fortunatamente ultima prova degli Squallor sul grande schermo. Per parlarne non si può prescindere dal leggendario e strambo gruppo musicale formato da Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi, Alfredo Cerruti e per poco anche Gariboldi, purtroppo ormai scomparsi. I giovanissimi ne hanno sentito parlare e hanno ascoltato e visto alcune clip. Tuttavia…
"Uccelli d'Italia" diretto nel 1985 da Ciro Ippolito, devo dire che non mi è dispiaciuto. Il Film è costruito su vari episodi sull'Italia degli anni '80 con i suoi miti e fatti di cronaca. La pellicola comincia con uno scrittore, che è assillato dalla moglie e da problemi vari, e non sa più cosa scrivere,ed allora davanti alla sua macchina da scrivere fuma…
La gag con Gesù (con "la maglia del Lanerossi Vicenza") e Giuda ("amico intimo di Pippo Baudo") vale da sola la visione del film.
Tutto in stile Squallor, assolutamente scellerato e demenziale.
Ma, pur con qualche passaggio a vuoto, sono tante le gag che fanno ridere nella loro assoluta scemenza: d'altronde questo è, un film senza capo nè coda, ma capace di far…
"Uccelli d'Italia" lo guardo con occhio diverso da quando vidi per la prima volta "Arrapaho": l'occhio dell'ammiratore. Nell'ultimo anno ho ascoltato tutta la discografia degli Squallor e, proprio così, mi sono innamorato di questa band dissacratoria, originale, unica. Non di facile ascolto ma il bello è proprio questo. Ma ciò che nei dischi era musica ed anche di ottimo livello (perché…
Secondo ed ultimo film degli Squallor, anche perché nel 1985 morì quel Daniele Pace, autore, fra le tantissime canzoni scritte, di A far l'amore comincia tu, tormentone rielaborato per l'oscarizzato La grande bellezza. Se il primo film degli Squallor, Arrapaho, gode di una fama di culto, almeno parzialmente meritata (notevoli i dialoghi tra Palla Pesante e Capo di Bomba), questo Uccelli…
Settanta minuti di sketch (sketches? non stiamo a sottilizzare) firmati Ippolito-Cerruti-Pace: nessun filo logico preciso, attori dalla professionalità discutibile, errori inseriti a bella posta o magari involontari, ma lasciati passare comunque per il gusto dissacratorio di distruggere quanto più possibile, obiettivo unico del manifesto degli anarchici Squallor. I dialoghi…
Squallor è già un preannuncio e meno male che l’ultimo, a dire squallor è poco squallido è che metteva i denari per fare questi film, e chi , come Ippolito, si prestava a fare regia, per poi passare alle produzioni, furbette o almeno lo volevano essere. Qui abbiamo la scusa per diversi episodi da dimenticare, sceneggiatura dal persone che vengono dalla…
mi ricordavo da piccolo la pubblicita' "Amalia,hai comprato uccelli d'italia?!" gia' solo questo mi faceva ridere...ora dopo aver visto il film per la prima volta ho avuto un senso di sbandamento...si,sapevo delle demenzialita' degli Squallor, ma cosi' proprio non pensavo.cmq un "bel" quadretto anni '80.voto.6.
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Commenti (4) vedi tutti
Seconda trasposizione cinematografica degli Squallor. Lasciate perdere e vedetevi il documentario di Rossi e Rinaldi
leggi la recensione completa di Furetto60Gli Squallor, dopo il successo di Arrapaho, stavolta fanno un buco nell'acqua.
commento di Arch_StantonCiro Ippolito è un regista che dovrebbe essere messo al rogo. Questo lo si chiama film???? Abominevole sotto tutti i punti di vista. Abbasso questo cinema !!!
commento di XANDERDissacratori, come sempre.
commento di sillaba