Tunisi, 1942. Due ragazze, vicine e amiche fin dall'infanzia, dividono la stessa casa in un quartiere modesto dove ebrei e musulmani vivono in armonia. Ciascuna desidera vivere la vita dell'altra: se da un lato Nour, musulmana, vorrebbe avere la possibilità di andare a scuola come l'altra, Myriam, ebrea, sogna l'amore e invidia Nour e le sue storie d'amore romantico con Khaled. Quando nel novembre del 1942 le forze tedesche entrano a Tunisi i nazisti sottopongono la comunità ebraica a trattamenti umilianti, la madre di Myriam perde il diritto al lavoro e non potendo fare altro, decide di promettere la figlia in sposa a un ricco medico facendo sfumare i sogni d'amore romantico della giovane figlia.
Note
Francoalgerina ed ebrea, Karin è dolce e implacabile: così come accarezza l’amicizia tra le due protagoniste, tortura le debolezze dei loro uomini vigliacchi, con lei scorgiamo la Storia nuda e cruda, senza pregiudizi, da un padre severo che sa leggere davvero il Corano (ma non suo genero e il suo popolo) a una comunità ebraica che scende a patti col diavolo.
Il film è interessante essendo fra i pochissimi che ci ricorda che anche la Tunisia subì l’invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale (1942), e che di conseguenza fu coinvolta nella persecuzione degli ebrei.
Un film carnale permeato di un erotismo sognante.Karin Albou rimane una regista originale nel descrivere l'universo femminile con l'integrazione di razze.Molto bello e interessante.
Il film ci ricorda altresì che, nonostante la diversa religione, ebrei e musulmani – soprattutto se di umili condizioni – fino al 1942 vivevano pacificamente gli uni accanto agli altri confortandosi reciprocamente e aiutandosi, ancor più in tempo di guerra, nel rispetto del Verbo rivelato dal Corano e dalla Bibbia e interpretato con saggia tolleranza.
La propaganda… leggi tutto
A dispetto di chi lo ha definito ingenuo, ho trovato questo film invece piuttosto ostico, sia sotto l'aspetto narrativo che su quello più prettamente registico. La regista pare non seguire (non è certo una pecca) nessun canone particolare, però da' l'impressione di non riuscire a trovare un criterio proprio e di procedere un po' alla cieca, tra un'atmosfera silente e… leggi tutto
Il film ci ricorda altresì che, nonostante la diversa religione, ebrei e musulmani – soprattutto se di umili condizioni – fino al 1942 vivevano pacificamente gli uni accanto agli altri confortandosi reciprocamente e aiutandosi, ancor più in tempo di guerra, nel rispetto del Verbo rivelato dal Corano e dalla Bibbia e interpretato con saggia tolleranza.
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Un 'amicizia al femminile che nonostante tutto sopravvive ai dardi lanciati dal destino.Una storia di fratellanza al di là della religione.Uno spaccato storico della Tunisi del 1942 città multietnica squarciata dagli effetti della Seconda Guerra Mondiale e dalla strana triade nazisti/arabi/francesi che cercano di vessare gli ebrei.Una ricognizione sulla condizione della donna in…
L’amicizia che lega le due giovani nella prima parte è trattato da Karin Albou con una delicatezza straordinaria. Molto bella la regia di questa pellicola. La macchina da presa si avvicina talmente tanto ai loro volti da farle sembrare un unico personaggio, le intrappola in ambienti chiusi, la casa o l’hammam, luogo deputato all’universo femminile. Nella seconda…
A dispetto di chi lo ha definito ingenuo, ho trovato questo film invece piuttosto ostico, sia sotto l'aspetto narrativo che su quello più prettamente registico. La regista pare non seguire (non è certo una pecca) nessun canone particolare, però da' l'impressione di non riuscire a trovare un criterio proprio e di procedere un po' alla cieca, tra un'atmosfera silente e…
In amore e guerra tutto è permesso. Forse perché entrambi, spesso, sono crudeli, fatali, ingiusti. E Il canto delle spose esplora l’uno nell’altro, mostra passioni contrastanti e contrastante implodere in un mondo dimenticato. Una storia intimista che fuori dalla sua finestra vede un’occupazione nazista, la banalità del male con le croci uncinate che terrorizza e rende molti complici e…
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Commenti (3) vedi tutti
Il film è interessante essendo fra i pochissimi che ci ricorda che anche la Tunisia subì l’invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale (1942), e che di conseguenza fu coinvolta nella persecuzione degli ebrei.
leggi la recensione completa di laulillaUn film carnale permeato di un erotismo sognante.Karin Albou rimane una regista originale nel descrivere l'universo femminile con l'integrazione di razze.Molto bello e interessante.
commento di ezioUna cultura diversa, ma un film che fa delle emozioni il suo punto di forza, con una storia lontana nel tempo, ma attuale come non mai.
commento di slim spaccabecco