Regia di Shane Meadows vedi scheda film
Una tenera storia d'amicizia tra due ragazzini quindicenni, un talento naturale di questo bravo regista inglese nel saper raccontare con disarmante semplicita' e schiettezza una storia qualsiasi eppure cosi' profonda ed interiore. Uno dei due ragazzi e' quella sagoma di Thomas Turgoose, faccia da schiaffi che abbiamo imparato a conoscere anagraficamente due anni prima con l'interessante (ma meno riuscito) This is England. In un certo senso questo film potrebbe essere l'ideale continuazione, non fosse che quest'ultimo era ambientato negli anni '80 dell'era tatcheriana. Qui il ragazzo e' Tomo, minorenne che fugge da Nottingham per raggiungere Londra, si fa subito rubare tutto; tuttavia, grazie anche alla generosita' di una donna incontrata in treno, riesce a conoscere per caso il coetaneo di origine polacca Marek, figlio di un immigrato che lavora in un cantiere della ferrovia. Il confronto tra un esule inglese e un esule straniero un po' piu' radicato (almeno ha una casa e un letto dove dormire a differenza di quell'altro) e' narrato con la semplicita' e la spontaneita' con cui nasce un'amicizia, col trasporto con cui si provano i primi innamoramenti incondizionati, in questo caso diretti per entrambi i giovani nei confronti di una bella e gentile cameriera francese.
La vita e' spesso dura e spietata, ma il valore di un'amicizia da' speranza in un futuro migliore che tutti noi ci augiriamo sia parte della nostra futura esperienza. Shane Meadows conferma la bravura gia' ampiamente dimostrata fin dagli esordi e si appresta a divenire il piu' temibile concorrente di due maestri induscussi come Ken Loach e Mike Leigh.
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