Regia di Harald Zwart vedi scheda film
Diverso il regista, diverso l’attore e diversa la figura dell’ispettore Clouseau. Lo strampalato ispettore si può tranquillamente annoverare tra le maschere comiche che vivranno per sempre nella storia del cinema. Dopo la serie fortunata di Seller/Edwards inizia un nuovo sequel incentrato su Clouseau impersonato da Steve Martin, attore dotato di una personale vis comica, che nella sua prima esecuzione risultava ingabbiato e limitato dalle precedenti interpretazioni di Peter Sellers, basata principalmente sui giochi di parole e sulla esasperazione dei dialoghi, questa volta esprime tutta la sua personale capacità caratteriale in cui la rappresentazione fisica di Martin viene evidenziata a scapito del linguaggio, senza rinunciare ai dialoghi frenetici e alle demenziali gag a getto continuo. Il risultato è riuscito ed il Clouseau che ne esce è un tipo strampalato ma non deficiente, capace di innamorarsi, di avere una certa capacità investigativa e di risolvere il caso anche attraverso vie traverse. Ci sono scene straordinariamente esilaranti come i rapporti con il capo ispettore Dreyfus, o la gara di deduzioni con il collega di Scotland Yard o la cena romantica al Plaza de Nada a Roma, cui riesce a dare fuoco o tutta la perquisizione delle stanze del Papa in Vaticano e la caduta dal balcone vestito da Papa o il sopralluogo nella casa del ricettatore ove tutte le sue iniziative investigative all’esterno della abitazione sono riprese dalle telecamere della sicurezza o il suo riapparire, come ballerino di flamenco, nel ristorante che aveva già dato alle fiamme. Ottima spalla Reno assistente di Clouseau, in una versione inconsueta, placido, quasi timoroso, con un grande affetto verso il suo capo, dagli sguardi espressivi e dal dialogo pacato, in netto contrasto visivo con il burlesco e strambo principale, nella cui casa si trasferisce con i due figli, amanti del karate (in sostituzione del vecchio Cato). Tutto il cast collabora coralmente attorno a Martin in modo naturale e soddisfacente. Sceneggiatura buona, taglio capace di esaltare la vicenda. Colonna sonora di Chistophe Beck, preceduta dalla consueta presentazione della Pantera Rosa di Mancini: Complessivamente una slapstick comedy divertente, piacevole, ben costruita, innovativa, Voto 7
Calza adeguata per tutta la durata del film
Buona visione d'insieme e costruzione senza timori, con una nuova versione dellispettore Clouseau
Decisamente originale, più spontaneo rispetto alla precedente prova. Un ottimo comico
Parte inconsueta per lui, è la spalla perfetta nella accoppiata di due personaggi così diversi e contrastanti. Un grande attore
Simpatica, incantevole, timida, interpreta ottimamente la parte di Nicole, segretaria del vulcanico Clouseau
Buon lavoro, con soluzioni recitative ben dosate, anche se il doppiaggio è infelice
Non molto presente. ma sufficiente come esperto di computer
Un'ottima figura di ispettore inglese
Esotica bellezza, non molto brillante
Un Dreyfus misurato, divertente e più gradito
Al suo posto ci metto Lily Tomlin, la psichiatrata, brava e capace, che già aveva lavorato con Martin in "Ho sposato un fantasma"
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