Regia di Roberto Faenza vedi scheda film
Proprio brutto questo film. Una sceneggiatura da piangere, alcune interpretazioni pure. Il regista Faenza è pure sceneggiatore, perciò c’è anche lui tra i colpevoli.
La trama è stramba assai. Dei bambini di 30 anni bisticciano e si urlano stronzate. Lui è geloso, senza motivo; poi, cornificato, sarà contento. Lei, la Chiatti, ha lo stesso problema di voce della Golino, non gradevolissima (IMO). Poi c’è il detective rotto a ogni cosa, con tanto di moglie che, in accordo con lui, scopazza con altri per la città (una gnoccona della madonna, tale Paulina Nemcova). Poi però, fulminato sulla via di Damasco, decide di cambiare vita e si rivolge all’assistente (la brava Wareing, qua col labbro superiore orrendamente deformato dal silicone). Fine.
Il protagonista è il bravo Santamaria, qua costretto a una parte da idiota e a dire terribili cazzate.
Non mancano scene di nudo integrale (la Chiatti, la gnoccona), messe lì soprattutto per il passaparola, più che finalizzate al film. Passaparola che vorrebbe dire “il film fa cagare ma vallo a vedere perché trombano assai”. In realtà le scene di sesso (al solito) sono fasulle e smorzerebbero pure l’effetto del viagra. E i nudi stessi alla fine infastidiscono un po’, in quanto sono solo dei nudi furbi e senza senso.
Il film è da 3, e c’è molto poco da salvare.
Ahia!
Bravetto ma sprecato
Cosa ci si riduce a fare....
Ripero, cosa ci si riduce a fare... e poi possibile che una donna già così bella si riduca a punturine sulle labbra? L'effetto finale fa schifo
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