Regia di Mark Neveldine, Brian Taylor vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Film decisamente contraddittorio questo “Gamer”, prodotto dalla premiata ditta costituita dalla coppia Neveldine e Taylor.
Infatti l’idea di base è ottima, ma la realizzazione rimane sospesa tra lampi di genio e puttanate pazzesche, soprattutto l’estetica futuristica quasi mai pare inquadrata col necessario fascino o disagio che sia.
Siamo nel 2034 i reality si sono evoluti ed oggi il più seguito si chiama “Slayers” dove i protagonisti sono dei detenuti condannati a morte comandati da remoto da dei giocatori esterni mediante dei chip inseriti nel cervello delle pedine in campo.
Kable (Gerard Butler) è l’indubbia star del gioco (gestito da Simon, interpretato da Logan Lerman), a poche vittorie dall’ottenimento della libertà, ma sa benissimo che nessuno lo rivuole libero e vederlo riabbracciare la sua famiglia che nel frattempo è stata smembrata.
Farà scelte coraggiose contro il sistema e la sua mente malata (Michael C. Hall), mettendo il fattore umano contro la forza della tecnologia.
Sulla carta c’era davvero tanto di interessante in questo progetto, forse pure troppo, con relativo sacrificio di un minimo e necessario approfondimento a più riprese delle questione morali (soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra uomo e tecnologia, tra reale e virtuale, tra sentimento e egoismo), ma il tallone di achille vero e proprio è la parte action.
Questa è spesso troppo caotica, non posso nemmeno dire che sia una copia di un videogame, perché l’estetica scelta è assai peggio, così finisce con l’esserci poca adrenalina ed il divertimento scarseggia, preso di soprassalto da una vaga sensazione di mal di testa.
Va decisamente meglio nelle altre fasi, soprattutto nella parte finale (brillante la scelta del luminoso campo da basket come ring con sfondo nero) che nobilita un po’ tutta l’operazione per quanto anche in questo frangente si ha la sensazione che quanto si vede si sarebbe potuto rappresentare in modo molto più potente (conclusione troppo schizzata).
Insomma se qualche difetto sul versante più ragionato si può perdonare senza troppi patemi d’animo (e si poteva mettere pure in preventivo), si fa più fatica a soprassedere sul caos che regna nelle scene d’azione ed è un peccato perché comunque il cast è di assoluto spessore per un b-movie (anche e soprattutto nei ruoli di contorno) come questo.
Dunque, pur rimanendo un prodotto abbastanza intrigante, dopo la visione di questo “Gamer”, la delusione sopravanza nettamente la soddisfazione lasciando una sensazione di occasione sostanzialmente gettata alle ortiche.
VOTO : 5,5. Alcune buone idee inframezzate ad una visione un pò infelice, spesso inutilmente caotica quando l'azione prende piede (francamente avrei pensato all'inverso).
VOTO : 5,5. Alcune buone idee inframezzate ad una visione un pò infelice, spesso inutilmente caotica quando l'azione prende piede (francamente avrei pensato all'inverso).
VOTO : 6,5. Fa la sua parte mettendo in mostra la solita prestanza fisica ed una discreta dose di carattere.
VOTO : 6,5. Un buon cattivo di sfondo. Ruolo piccolo, ma ben fatto (e lui ben sfruttato).
VOTO : 6+. Partecipazione minuscola, ma preziosa.
VOTO : 6++. Soddisfacente.
VOTO : S.V. Solo una piccola particina per lui.
VOTO : 6. Ruolo poco approfondito, lui se la cava senza colpo ferire.
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