Regia di Alain Tanner vedi scheda film
All’intervistatore che gli domanda se si considera più un orologiaio o un imprenditore, Charles (uomo di mezza età, titolare dell’azienda di famiglia) risponde che suo padre era soprattutto un orologiaio, suo figlio soprattutto un imprenditore. Lui invece si trova in mezzo al guado, né l’uno né l’altro: è un borghese disorientato, alla ricerca di punti di riferimento. E per uno come lui, nell’ordinata Svizzera, l’unico posto adatto è il manicomio.
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