Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
VOTO 10/10 Un altro dei capolavori di Chaplin, il film che gode del maggior consenso critico generalizzato tra quelli dell'attore/regista. Un film interamente muto ma con effetti sonori e una bellissima colonna sonora (chi non si è commosso al tema musicale de "La violetera"). In passato ero stato tratto in inganno dalla componente melodrammatica legata alla fioraia cieca e alle sue disavventure, trovandovi un sentimentalismo troppo sottolineato : ma ad una visione attenta ci si rende conto che il dosaggio di gag burlesche e di pura emozione è riuscito in maniera perfetta al grande cineasta. Spesso, proprio quando una scena sta per diventare troppo lacrimosa, Chaplin interviene con una trovata comica per alleggerire la situazione (ad esempio, quando Charlot osserva appassionatamente la ragazza dalla finestra e un gatto gli fa cadere un vaso in testa). Nella parte riguardante l'amicizia di Charlot col milionario fatuo vi sono molte notazioni acute e taglienti sul cinismo della società, mentre in quella con la ragazza prevale il sentimento, ma in una chiave poetica, elegiaca e malinconica che appartiene all'ispirazione più autentica di Chaplin. Molte scene memorabili, come il primo incontro in cui la ragazza scambia il Vagabondo per un milionario, i tentativi di suicidio del milionario Harry Myers in cui Charlot cerca di ricordargli il valore della vita, l'incontro di boxe e il finale assolutamente struggente. L'attrice Virginia Cherrill ebbe un pessimo rapporto lavorativo con Chaplin, che non l'apprezzava professionalmente, ma la sua interpretazione non ne risente. Fu un'opera sofferta, girata nel corso di una lavorazione lunghissima di circa due anni e mezzo, ma accolta trionfalmente da critica e pubblico e divenuta rapidamente uno dei grandi classici dello schermo.
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