Regia di Peter Docter, Bob Peterson vedi scheda film
Tenera è l’avventura, in questa favola dolce e dura come il marzapane, che dà alle immagini del sogno la rotondità delle cose belle e lisce da toccare. La real motion è la disinvolta libertà con cui la fantasia ha imparato a muoversi nel nostro mondo, articolando le forme ed i colori con la sapiente agilità di un artista geniale e navigato. Magica è l’autonomia conquistata dai personaggi, che è ormai difficile considerare come semplici elementi grafici: la loro esistenza è l’illusione perfetta, in cui l’estro pittorico si traduce in istrionismo e la mirabile tecnica d’animazione può essere scambiata per talento interpretativo. D’altronde ogni invenzione nasce per imitazione, come un aereo è la copia meccanica di un uccello e, dal mito dei robot in poi, ciò che maggiormente ci aspettiamo è che essa goda di una vita propria e, soprattutto, parli e pensi come noi.
Noi tutti siamo avvezzi, ormai, al progresso, che trasforma e potenzia strumenti ed apparecchi in un giro di valzer. Eppure ciò non dovrebbe impedirci di provare ancora l’emozione della novità.
“Up” non è solo un cartone magnifico, ricco di idee, di spettacolarità e di straordinarie cesellature estetiche e drammatiche; è, invece, il miracolo che, in un’epoca in cui il pensiero e le parole viaggiano alla velocità della luce, a cavallo di onde invisibili, ha davvero il potere prodigioso di farci restare a bocca aperta.
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