Regia di Peter Docter, Bob Peterson vedi scheda film
Un inizio tematicamente sprintoso. La melodrammatica storia di un vecchieto non è una cosa comune nei film d'animazione. Commuove per la tenerezza e la passione che sicuramente vi sono celati dietro. Ma, terminato questo prologo della durata di una decina di minuti, il film inizia subito a riprendere le direttive di un cartone qualsiasi, sprofondando definitivamente con l'entrata in scena del cattivo.
Questo è il più grande difetto della Disney: l'esigenza di inserire un cattivo. A volte utile, a volte indispensabile, ma altre è totalmente superfluo e controproducente. Il vecchietto rivale qui rende il tutto più noioso e melenso. Docter aveva una buona trovata (la casa volante governata da un vecchietto diretta verso i suoi sogni) ma l'ha sviluppata in maniera non pessima, ma sicuramente canonica. La mancanza di idee si inizia a notare già dall'intervento del cane parlante e dell'uccello psichedelico (sembrano quasi dichiarare il loro ruolo di spalle comiche).
Se poi andiamo ad analizzare la questione tecnica, direi che non soddisfa per niente tutte quelle promesse di innovazione che trailer e locandine millantavano. Neppure il 3-D, di cui gli sviluppatori si vantavano tanto di aver sottomesso al loro volere invece che farsi sopraffare da esso come spesso capita, è dei migliori mai visti, anzi, forse il più sobrio e inutile. Anzi, si potrebbe dire che vi sia stato un piccolo passo indietro rispetto al ben più maestoso Wall-E, il quale, sebbene come in Up ad un certo punto vi sia l'introduzione di un cattivo superfluo, mantiene sempre una certa dignità.
Tuttavia, il voto non può risentire troppo di un confronto con un altro film, ma se si fosse basato totalmente su questo aspetto sarebbe risultato insufficiente.
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