Regia di Peter Docter, Bob Peterson vedi scheda film
Recentemente è stato osservato che gli incassi dei film Pixar, pur ben considerevoli, stanno lievemente scemando:questo nonostante la qualità dell'animazione perennemente in via di raffinatezza e delle storie.Certo raffrontare gli introiti del rivale di turno, "L'era glaciale 3" nello specifico, contribuisce a sottolineare questa veniale discussione: parlando di cinema, "Up" è uno dei film più belli della casa di produzione di John Lasseter. Partendo come sempre dal presupposto che anche chi non lo sembri possa divenire un protagonista alle cui vicende è facile appassionarsi, ci troviamo alle prese con un anziano tendenzialmente misantropo e un boyscout cicciottello e chiacchierone che volano su una casa attaccata a migliaia di palloncini per raggiungere un luogo mitico, le Cascate Paradiso in un imprecisato SudAmerica. Molto più che in altri lavori pixeriani, sono i sentimenti a muovere il tutto: un vecchio solo e rattrappito nel proprio dolore di vedovo(il prologo che brevemente narra un amore nato nell'infanzia è già un minifilm commovente con una profondità notevole) e un bimbo goffo che soffre l'assenza di un padre troppo impegnato in altro sono figure disegnate con una sensibilità rara da trovare in un blockbuster di Hollywood,e il film scorre via tra splendori visivi e momenti divertenti, senza lasciare per strada due momenti toccanti, che potrebbero seriamente assaltare le sacche lacrimogene senza poi pentirsene. Nella constatazione che un eroe di carta può rivelarsi invece una carogna spietata davvero, e che le cose belle della vita continuano ad esistere dentro di noi, nei ricordi, nelle sensazioni, "Up" è un'opera altamente spettacolare eppur delicata e gentile alla quale ci si può affezionare.
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