Regia di Brad Turner vedi scheda film
Un film mediocre che non è mediocre. E' questa l'impressione finale che si ha guardando "Species 3", terzo capitolo della saga iniziata con "Specie mortale", horror fantascientifico che annoverava tra i suoi interpreti attori del calibro di Kingsley e Whitaker(un secondo di adorazione per Whitaker...), pieno di riferimenti sessuali da psicanalisi freudiana, ben girato e visceralmente disturbante. Qui, Brad Turner, regista dalla mano nervosa e scattante, riprende le stesse tematiche dell'originale e del secondo, con qualche scena di nudo/sesso gratuita in più(ma chissà perchè, sempre femminile...) , e due aliene sexy al posto di una(ma la seconda è un ibrido malato). La ricetta è la stessa, e non ci sono svolte eclatanti o particolarmente originali, tuttavia i personaggi reggono il gioco e sono sviluppati in modo credibile(soprattutto quello di Knepper), e la regia ci regala momenti interessanti, segno che Turner apprezzava quanto stava girando, e voleva rendere il suo lavoro qualcosa di più che un dozzinale sequel: le riprese non sono statiche, nè da repertorio di film di serie B, ma si permettono di "volare", vibrare, oscillare e correre con un tocco di stile che rende il tutto gradevole. Uno scorrere liscio che diverte.
Attori quasi tutti televisivi(Dunne, ad esempio, è nel cast del serial tv "Sanctuary"), che recitano con discreta professionalità, anche se non raggiungono mai un reale coinvolgimento. Tutti, a parte Robert Knepper, attore relegato a ruoli per lo più di cattivo(rimane inimitabile il suo T-Bag di "Prison Break"), ma che onestamente avrebbe meritato di più.
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