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La cavalcata dei resuscitati ciechi

Regia di Amando de Ossorio vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su La cavalcata dei resuscitati ciechi

di alan smithee
4 stelle

TFF 36 - AFTER HOURS- AMANDO DE OSSORIO
Una festa tradizionale spagnola, che celebra la vittoria sul male a proposito di fatti risalenti ad episodi di sangue lontani nel tempo fino a 500 anni prima - in cui i membri di un gruppo di sedicenti crociati eretici venne messo a morte dopo essere stati accecati, per scampare il pericolo di un eventuale ritorno in vita da cadaveri - richiama alla vita i cadaveri di quegli stessi cavalieri votati al male e sparge morte tra i borghi storici di un tradizionale paese iberico.
A poco servono gli avvertimenti del becchino strambo del villaggio, personaggio deriso e vessato da tutti. I morti si risveglieranno e, a cavallo dei loro destrieri scheletriti, torneranno a seminare morte e sangue.

Il seguito della saga sui Resuscitati ciechi acquista una maggiore consapevolezza storica, ma perde inevitabilmente quello smalto di comicità involontaria che rendeva indimenticabile e trash il primo episodio della serie.

De Ossorio mantiene l'attenzione morbosa le situazioni sexy e sadomaso per accaparrarsi le attenzioni di un pubblico adulto in epoca in cui certe situazioni maliziose creavano interessi morbosi giustificati in una pellicola formalmente ed ufficialmente horror.
Molto mestiere, qualche attimo di tensione, stemperata dal verso ricorrente dei cavalieri morti che pare un sonoro rutto mischiato con un rantolo dagli effetti più comici che terrificanti, nella miglior tradizione dell'arte di arrangiarsi; poca anima e vitalità, che rendevano indimenticabile l'episodio capostipite.

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