Regia di Stephen Daldry vedi scheda film
Il film di Stephen Daldry - come del resto i suoi precedenti - mi lascia alquanto deluso: è ancora possibile oggi, dopo centinaia di film che hanno analizzato l'Olocausto in molteplici sfaccettature, fare un'opera che dica qualcosa che non è stato già detto? Penso sia davvero dura. La storia, tratta dal romanzo 'A voce alta', parla dell'iniziazione al sesso di un ragazzo tedesco - bravo il giovane David Kross - con una donna più adulta di lui (Kate Winslet, secondo me un pò monocorde come ha scritto Raffaella Giancristofaro) che gli chiede di leggerle alcuni brani di capolavori della letteratura e della successiva scoperta agghiacciante sul passato della donna. Il risultato è irrisolto e la parte finale tirata troppo per le lunghe; inoltre l'analfabetismo di Hannah, soprattutto per quello che ha fatto nella sua vita, mi sembra troppo inverosimile. Ralph Fiennes, nel ruolo di Michael da adulto, offre una prova di mestiere. Il precedente film di Daldry era anch'esso tratto da un romanzo - 'Le ore' di Michael Cunningham - ed in quel caso avevo letto il libro prima di vedere la sua trasposizione e ricordo che avevo di gran lunga preferito la pagina scritta, in quanto il film mancava di quella passione e di quello stile che avevo riscontrato sul libro. La cosa migliore è, a mio avviso, la fotografia dei due maestri inglesi Roger Deakins e Chris Menges. voto: 6.
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